EDITORIALE| Giovani: in Italia opportunità o problemi?

EDITORIALE| Giovani: in Italia opportunità o problemi?

Picasso-Miro-Dali.-Giovani-e-arrabbiati-la-nascita-della-modernita
Tutti gli studi e le cifre freneticamente diffusi sulla disoccupazione giovanile pongono una domanda: ma i giovani, i nostri figli e nipoti sono opportunità o solo problemi? Vediamo una regia occulta nel farci percepire e vivere ansie, affanni, psicosi per ogni aspetto della vita. Da decenni ci nutrono con artifici del potere inarrestabile delle mafie o dei costi inevitabili della politica sempre più inutile e dannosa, dei privilegi di burocrati e sindacalisti, o del potere intangibile dei vertici di banche, università, scuole ed ospedali. Ogni associazione di imprenditori e di professionisti e mestieranti va per il suo verso scaricando le perdite sui contribuenti indifesi. Manca il sistema paese, la sinergia tra le tante componenti, diverse ma accomunate dal vivere nello e per lo stesso paese. Da qui nasce anche il problema dei giovani. Siamo ormai nel campo delle patologie. Il fisiologico scorrere delle generazioni, ed il cambio gioioso di testimone da padre in figlio, s’è interrotto. Nessuno sa perché. Ci si incarta nel fare discorsi e sproloqui sul fenomeno ma non vediamo studiosi, tra le migliaia che passano in televisione o scrivono sui giornali di opinione, che giungano a proporre ipotesi o a indicare le cause. Questo perché siamo diventati un popolo plagiato, drogato dall’apparire, bramoso dell’effimero, sempre e solo cicale. Gli Idoli sono i Calciatori superricchi, i Politici-Istrioni, i Mafiosi. L’Italia è un paese al 50% ( fifty/fifty direbbero gli inglesi ). A fronte dei seguaci delle mode e dei lustrini, dei diplomi di cavalieri e commendatori esiste un popolo di formiche, di gente che lavora umilmente e produce senza andare sotto i riflettori, che insegna ai figli – come nei paesi normali del mondo –a studiare, lavorare, fare la gavetta ed il volontariato. Purtroppo le leve del potere sono state finora appannaggio dei parrucconi, delle Corti e delle Lobby non più nobili e sempre più arroganti ed esclusive. Il passaggio verso la guerra tra generazioni è stato lo sbocco inevitabile del 50% che ha pensato a fare demagogia, a fare affari illeciti e dannosi, a truffare. Tutto lo hanno poi coperto con il vestito delle ideologie. E così da decenni i parrucconi della politica, del sindacalismo, dell’imprenditoria, delle università e così di seguito si sono arricchito scaricando i costi sullo Stato fantasma e sulle generazioni successive. Finita la stagione delle truffe pseudo-politiche oggi si torna ai problemi reali ed in primis a come creare opportunità per i giovani. Aspettiamo sviluppi…

Gennaro Mariniello





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.