INTERVISTA| In Giacobelli veritas: la scrittrice ci racconta il suo viaggio attraverso le Marche del vino.

INTERVISTA| In Giacobelli veritas: la scrittrice ci racconta il suo viaggio attraverso le Marche del vino.

Torniamo a scrivervi de “Le Marche al Sapor diVino” , l’opera di Chiara Giacobelli, giornalista e scrittrice, una pubblicazione ha il merito di unire due volontà: da una parte parlare di uno dei prodotti del Made in Marche più conosciuti e amati nel mondo: il vino, appunto; dall’altra, raccontare i luoghi nei quali esso nasce e viene prodotto.
A partire dalla storia delle denominazioni d’origine che l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini raccoglie sotto la propria egida, l’autrice narra le città, le curiosità e gli eventi che animano il mondo in cui il vino prende vita.

11146245_756307047800479_4762871901785805444_n

Salve Chiara, i nostri lettori ti hanno già conosciuta per l’intervista che ti abbiamo dedicato in qualità di vincitrice dello Yourcenar LINK, quindi oggi parleremo esclusivamente della guida da te redatta. Ebbene, come nasce questa collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini?

“È stato il Direttore Alberto Mazzoni a propormi di realizzare una guida che contenesse vini e territorio nel 2011, nel corso di una presentazione del mio libro d’esordio “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita”. Quel primo libro, pubblicato dalla Newton Compton Editori, ha avuto un successo strabiliante, rimanendo primo nelle classifiche di vendita della regione Marche per un’estate intera e vendendo circa 4.000 copie. Ad Alberto è piaciuto lo stile, ci siamo trovati in sintonia anche come persone, quindi insieme abbiamo pensato a questo volume per tutti coloro che siao amanti del turismo, ma in particolar modo dell’enogastronomia e del vino”.

Hai visitato tutti i luoghi descritti nel volume?

“La maggior parte di essi li conoscevo da tempo quasi come le mie tasche. Sono nata e cresciuta nelle Marche fino all’età dell’università e da piccola i miei genitori mi portavano sempre qua e là a fare gite, scoprendo nuovi luoghi, dal mare alla montagna. Poi da grande ho continuato da sola, spesso accompagnata da guide turistiche; infine, quando ho scritto “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” ho dovuto fare un lavoro molto approfondito sul territorio che mi ha permesso di conoscere quasi tutti i posti in questione. In ogni caso, per tirare fuori aneddoti interessanti, storie curiose e magari quei particolari che pochi conoscono, mi sono avvalsa in questo caso dell’aiuto delle Guide delle Marche (www.guidedellemarche.com), dei professionisti del settore a cui non sfugge proprio niente. Il loro supporto è stato fondamentale per creare un buon prodotto”

Da marchigiana DOC non hai mai temuto di essere autoreferenziale nella stesura della guida? 

“No, perché non sono così di parte come credo potrebbe esserlo qualunque altro mio conterraneo. Io amo il turismo in generale, ho scritto la guida “Emilia Romagna. Una visione artistica” che riguarda un’altra regione, ad esempio, e ho visitato molte parti d’Italia, poiché amo fortemente il mio Paese, come pure sono attratta dalle altre nazioni e continenti. Inoltre, ho la fortuna di poter scegliere il luogo in cui voler vivere e ho scelto Firenze, perché, nonostante l’amore per la mia regione, il mio cuore è sempre stato in Toscana”

Qual è stato il luogo o l’evento che ti ha più emozionata durante questo percorso?

“La parte più emozionante è stata la visita alle cantine per raccogliere le informazioni attorno ai vini. Io di vini – essendo astemia – non ne sapevo nulla, così scoprire tutte quelle cose in merito al nostro passato, a come venivano lavorati i vigneti un tempo o a come sono arrivate da noi alcune tipologie di vino è stato estremamente interessante. A me piace scoprire tutto ciò che non conosco, quindi ho ascoltato molto attentamente i racconti di chi coltiva con passione i vigneti da anni e anni”

Hai incontrato persone che, nonostante la modernità, sono ancora legate alla terra e vivono di essa. Pensi che un ritorno al passato possa essere la ricetta giusta in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo?

“No, perché non sono una persona abituata a ritornare indietro in generale nella vita. Si va sempre avanti, ci si evolve, si cresce. Questo non significa affatto dimenticare il passato, quanto piuttosto farne una risorsa, prendere ciò che si è imparato dalla storia e inglobarlo nel presente per migliorare giorno dopo giorno. Si chiama esperienza”

Quali sono i prodotti migliori e i vini che più ti è piaciuto degustare? Parliamo di gusti personali.

“Beh, a questa domanda non posso rispondere per due motivi ben precisi: primo perché dovendo essere imparziale non mi è consentito dare un mio parere personale, secondo poiché essendo totalmente astemia non ho degustato proprio nulla! Mi sono accontentata dei racconti delle persone. Tuttavia, tutti sanno che il vino più famoso e rappresentativo della regione Marche nel mondo è il Verdicchio, nonostante anche la Lacrima di Morro d’Alba sia parecchio conosciuta e apprezzata. Quanto a eventi, la Festa dell’Uva di Cupramontana resta forse la più celebre nell’ambito del vino”

Se dovessi associare un vino al nostro sito, come si fa coi piatti, quale sceglieresti?

“La Pergola, perché è delicato, raffinato e pregiato, diverso dagli altri, non industriale, di dimensioni non esorbitanti però curato, sofisticato e originale rispetto a quanto altro si possa trovare in giro”

Sei alla tua seconda guida dedicata alle Marche, ti fermerai ai vini o c’è qualche altra novità che bolle in pentola?

“In realtà ho già scritto una terza guida che riguarda gli itinerari tematici nelle Marche e in particolar modo la zona della provincia di Pesaro-Urbino, che spero uscirà in estate, per il marchio Marche Style, possidente di splendide dimore storiche restaurate nei pressi di Fano. Inoltre, probabilmente uscirà a Natale un nuovo libro sulle Marche per la Newton Compton, questa volta non dedicato ai luoghi ma alla storia, dunque di un livello culturale più alto. Si parlerà delle famiglie storiche delle Marche, dell’arte, delle curiosità, delle leggende; insomma, si andrà a scavare nel passato cercando racconti ed avvenimenti che pochi conoscono. Per tenervi aggiornati il mio sito è www.chiaragiacobelli.com, altrimenti mi trovate su Facebook, LinkedIn e Twitter”





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.