Le Tre teste di Modigliani saranno esposte

Le Tre teste di Modigliani saranno esposte

Trenta anni fa, nella torrida estate del 1984, a Livorno veniva avviato il dragaggio dei fossi alla ricerca delle famose teste di Modigliani, che la leggenda voleva gettate lì in preda ad un gesto d’ira dallo stesso autore durante il suo ultimo soggiorno livornese.

teste

Nel giro di qualche giorno dalle acque fangose emersero ben tre sculture, tre teste. Illustri critici dell’epoca corsero a Livorno a decretarne l’autenticità, le televisioni di tutto il mondo esaltarono l’amministrazione della città e il suo operato. Ma il sogno in qualche giorno si infranse perché ad uno ad uno uscirono allo scoperto i “falsari” che, per diletto o per mestiere, avevano ideato e gettato nei fossi le tre teste che divennero il simbolo stesso di una città che della beffa e dello scherzo ne ha sempre fatto un vanto e una bandiera. E di teste da quel momento ne caddero parecchie a partire da quella del direttore della galleria d’arte moderna di Roma.

A trent’anni da allora molte cose sono cambiate: altre sculture ritrovate, probabilmente autentiche, rimangono tuttora chiuse nel caveau di una banca, mai attribuite alla mano dell’artista; Livorno ha perso la sua storica amministrazione di sinistra attraverso un clamoroso colpo di mano del movimento 5 stelle; e, a breve (dal 25 luglio al 3 agosto, durante la XXIX edizione di Effetto Venezia, la festa d’estate nel quartiere La Venezia), probabilmente per la prima volta nella storia, 3 falsi verranno esposti pubblicamente in una mostra ad essi interamente dedicata. Tutto questo e molto altro nel libro di Daniele Cerrai, Grigio Modì (Round Robin Editrice).



[Il libro]

titolo: Grigio Modì (Storia di tre teste ritrovate)

autore: Daniele Cerrai collana: Babordo pagine: 242 isbn: 9788898715084 prezzo: € 14

Estate 1984. Tre sculture in pietra sono ripescate dai canali di Livorno. L’antica leggenda che le vuole lì per un gesto d’ira del loro stesso autore, Amedeo Modigliani, pare confermata. L’entusiasmo è tanto che molti esperti d’arte si precipitano a riconoscere la mano dell’artista. Quanto mai di più sbagliato. Le teste sono in realtà dei falsi e la gaffe del mondo istituzionale destinata a rimanere indelebile così come la diffidenza verso altre opere, apparse successivamente, riconducibili all’autore. Così nel 1991 quando spuntano altre tre teste, con ogni probabilità originali, la storia riparte, stavolta con entusiasmi opposti. Un romanzo straordinario che attraverso una precisa ricostruzione, arricchita di nuove testimonianze, ripercorre la vicenda delle teste di Modigliani dai giorni nostri fino all’ultimo viaggio dell’artista in Italia. Una storia che non racconta soltanto una città che ha fatto dell’ironia la propria bandiera, ma un’epoca e un Paese intero.

 

Daniele Cerrai, nato a Livorno nel 1977. Esperto in tematiche ambientali, nonché attivista. Comunque precario. Appassionato di dietrologia e hardcore. Nella scrittura sperimenta suggestioni cinematografiche e letterarie, oltre che meditabondare sugli incubi umani. Ha scritto molti appunti e un paio di articoli scientifici mai pubblicati. Dal 2009 è passato ai romanzi: Grigio Modì (Round Robin, 2014) è la sua quarta incursione nel mondo della narrativa, prima di questo Il Circo Ivankovic (Round Robin, 2011), Non è tempo di eroi (Zona, 2009) e Win For Death – L’ultimo Reality(autoproduzione, 2012).





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.