passione per i romanzi feuilleton di inizio novecento.
Già, perché la sua idea era stata di trasferire ai giorni nostri quelle storie “noir” e raccontarle a fumetti, rivolgendosi a un pubblico adulto. Non ci aveva mai pensato nessuno, prima, e Diabolik segnò l’inizio di una vera rivoluzione nel mondo delle nuvole
parlanti. Ci voleva grinta, per imbarcarsi in una simile avventura, diventare imprenditrice di se stessa, affrontare critiche e ostracismi. Ma a Angela la grinta non mancava. Bellissima, aveva fatto la modella di diverse campagne pubblicitarie, aveva preso il brevetto di pilota d’aerei da turismo, praticava diversi sport, amava viaggiare.
ripetere sorridendo) ma insieme continuarono a girare il mondo con la scusa di cercare ispirazione per
le loro storie.
Forse Angela non immaginava che, insieme alla sorella, sarebbe entrata nella storia della “letteratura disegnata”. Forse non si è mai resa conto sino in fondo di quanto si fosse dimostrata
rivoluzionaria la sua idea di un cattivo vincente. Forse ci ha lasciati senza prevedere che la sua creatura, a trent’anni dalla sua scomparsa e più di cinquanta dalla prima apparizione, sarebbe stata ancora un mito, un’icona del fumetto italiano.
Ma così è stato.
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Angela Giussani nasce a Milano il 10 Giugno 1922. Dopo una breve carriera come modella, nel 1950 inizia a
collaborare con la CEA (Casa Editrice Astoria) del marito Gino Sansoni. Nel 1961, insieme alla sorella Luciana
fonda la casa editrice Astorina iniziando a pubblicare la serie Big Ben Bolt di John Cullen Murphy ed Elliot Caplin. L’anno successivo crea Diabolik, la prima serie italiana dedicata a un pubblico adulto. Muore il 12 febbraio 1987, dopo aver dedicato tutta la sua vita ad ideare le gesta del Re del Terrore.