Burhan Sönmez in Italia per presentare “Gli innocenti”

Burhan Sönmez in Italia per presentare “Gli innocenti”

Burhan Sönmez in Italia per presentare Gli innocenti

Gli Innocenti ha ricevuto il Sedat Simavi literature Award il premio letterario turco più prestigioso.

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«Burhan Sönmez fa parte dei rivoluzionari silenziosi della nostra letteratura. Il suo romanzo Gli Innocenti mi ha sconvolto. Da leggere assolutamente.»

Pakize Barışta

 

“Un romanzo sullo smarrimento e sul ritrovare, attraverso l’amore, un proprio posto nel mondo.” Pagina99

 

“Con la vertigine di dervisci, con la nostalgia dei poeti,

un esule volontario e colto come Sönmez evoca incanti dal Medio Oriente.” Left

INCONTRI CON L’AUTORE

Venerdì 14 marzo – ore 18,30

Burhan Sönmez presenta Gli innocenti

con l’Autore interviene Andrea Ballarini

 

Libreria Arion Monti – Via Cavour, 255 – Roma
Tel 06.4882821

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Domenica 16 marzo – ore 15,00


Burhan Sönmez presenta Gli innocenti

 

con l’Autore intervengono Marco Ansaldo e Pietro Del Vecchio

Officina 2

 

Ingresso libero

 

Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro de Coubertin – Roma

 

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«Burhan Sönmez fa parte dei rivoluzionari silenziosi della nostra letteratura. Il suo romanzo Gli Innocenti mi ha sconvolto. Da leggere assolutamente.»

Pakize Barışta

 

Burhan Sönmez

Gli innocenti

 

Traduzione di Eda Özbakay

 

AMORE E FIABA, ESILIO, COSTRIZIONE E SOFFERENZA,  IN UN UNICO COINVOLGENTE ROMANZO DI STORIE INFINITE, TRA LE PIANURE DI HAYMANA, TEHERAN E CAMBRIDGE.

È Brani Tawo a raccontarci in prima persona la sua storia; nato nella pianura di Haymana, vive nella Cambridge degli anni Settanta e lavora come interprete in un ospedale. Immigrato in Inghilterra, soffre di insonnia e inquietudine. Cercando di rintracciare il modello di una macchina fotografica immortalata in una pellicola, che è uno dei pochi collegamenti che gli restano con le sue origini, entra nel negozio di antichità The Western Front. Lì conosce Stella, la proprietaria, e Feruzeh, una giovane collaboratrice di origine iraniana. Brani e Feruzeh sembrano innamorarsi a prima vista, incuriositi anche dalla comune esperienza di lontananza dalla terra natia, lei apparentemente per scelta, Brani per necessità di sopravvivenza. Da quel momento, la vita del giovane si popola di nuove realtà, e nell’avvicinarsi a Feruzeh e alla sua famiglia, conosce e riconosce rivoluzionari, profughi, intellettuali, e una società di cui non si è mai sentito in diritto di far parte. Nel raccontarsi alle sue nuove conoscenze, e soprattutto a Feruzeh, racconta – e riscrive – la biografia di un luogo, di un popolo e di un Paese attraverso la storia della sua famiglia. Tradizioni, miti, amori, guerre, fughe e tragedie si affastellano vorticose, fin quando i due mondi, la lontana patria di Brani e l’Inghilterra, non si riuniscono in un’unica sensazione a contrastare il dolore dello smarrimento. Quando Feruzeh è costretta a tornare in Iran per un breve periodo, e Brani perde i contatti con lei, si chiede se non sia il caso di rischiare nuovamente la propria vita per andare a cercarla… un romanzo romantico e filosofico al tempo stesso, e racconta l’esperienza dell’esilio sia come allontanamento forzato dalla propria terra per motivi politici, sia come esilio dalla propria identità di bambino, autentica perché incontaminata.

 L’AUTORE

Burhan Sönmez è nato nelle pianure di Haymana, nella Turchia Centrale, regione dalla storia antica e segnata da profonde ferite, e ha trascorso l’infanzia in un paesino senza elettricità né acqua corrente, accompagnato dalle storie raccontate dalla madre, eccelsa affabulatrice. Dopo gli studi in giurisprudenza all’università di Istanbul, ha lavorato come avvocato ed editore e non ha mai risparmiato di esprimere le sue opinioni su temi importanti e scottanti: gestione e diffusione della cultura, politica, religione.Arrestato più di una volta per il suo impegno politico, e dopo aver subito gravi lesioni, per lungo tempo è rimasto in Gran Bretagna, dove ha insegnato a Cambridge. Ancora oggi vive tra Istanbul e Cambridge. Ha preso parte attivamente alla ribellione di Taksim e pubblicato The Aesthetic of Resistance, un breve pamphlet di impegno politico: «Le stelle risplendono di più nell’oscurità più completa. Le stelle stanno splendendo ovunque a contrastare l’oscurità di questo Paese». È stato uno dei fondatori del TAKSAV (Fondazione per la Ricerca Sociale, Cultura e Arte), e anche membro fondatore di ODP (Libertà e Solidarietà partito), di cui è stato vice presidente durante il primo mandato. Gli Innocenti ha ricevuto il Sedat Simavi letteratura Award che è il premio letterario più prestigioso in Turchia.

 

Collana formelunghe

ISBN: 978-886-110-094-7| Pagine: 216  /brossura
Traduzione: Eda Özbakay

euro 14,00 /





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.