l’Institut français Italia
invita 24 autori francofoni in 14 città d’Italia
IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELLA NARRATIVA FRANCESE 2014
Del Vecchio Editore è lieto di annunciare il tour di presentazioni di
Yasmine Ghata, autrice di CONCERTO PER MIO PADRE
VENEZIA – 12 FEBBRAIO – ore 16,00
Con Yasmine Ghata
intervengono:
Nahal Tajadod – scrittrice
Prof. Gabrielle Gamberini – vice direttrice dell’Alliance française
Modera:
Prof. Marie-Christine Jamet – direttrice Alliance française
Auditorium Santa Margherita
Dorsoduro 3689, Campo Santa Margherita, 30123 Venezia
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BERGAMO – 13 FEBBRAIO – ore 16,00
Con Yasmine Ghata
Intervengono:
prof. Cécile Desoutter
Prof. Fabio Scotto
Università di Bergamo – Piazza Rosate, Sala 2, Bergamo (Città Alta)
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ROMA – 14 FEBBRAIO – ore 17,30
Con Yasmine Ghata
Intervengono:
Angelo Molica Franco – traduttore
Paolo di Paolo – scrittore e giornalista
Biblioteca Caffè Letterario
Via Ostiense, 95
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‹‹Un romanzo breve, delicato e sapiente, ancora più intenso del celebrato La bambina che imparò a non parlare. La nuova storia è ambientata lontano nel tempo, ma non importa sapere quando, tanto il linguaggio dal ritmo lieve e sontuoso, è capace di catturare con ogni parola e con ogni aggettivo. Un piccolo gioiello.››
Silvana Mazzocchi, La Repubblica
Yasmine Ghata
Concerto per mio padre
Traduzione di Angelo Molica Franco
HANNO SCRITTO DEI SUOI LIBRI
“Yasmine Gatha parla di assenza, di silenzio, e del potere della scrittura.”
la Repubblica
“Yasmine Ghata riesce a dare un peso
e una sensualità sorprendenti alle parole.”
Venerdì di Repubblica
“Un libro dal tono lirico e coeso.”
Stilos
“Alla morte di Barbe Blanche, mio padre, ricevetti in eredità il târ che si tra- smette nella mia famiglia di generazione in generazione. Ma immediatamente lo strumento mi si ribellò contro, rifiutandosi di librare quegli accordi incantevoli e mistici che hanno fatto la gloria dei musicisti dell’Iran. Sotto le mie dita, e al mio carezzare le corde, sembrava solo un pezzo di legno senza vita, senza vigore. Ero forse maledetto? Che crimine dovevo espiare? O forse il târ custodiva dentro quei sinuosi fianchi di legno un segreto troppo pesante per poter vibrare come un tempo, leggero e suadente? Così ho strappato le corde, le ho bruciate e seppellite dietro casa. E sono partito alla volta di Arda- bil, in cerca del più famoso liutaio della regione. Ma cambiare le corde di un târ equivale a cambiare la sua stessa anima e quella del musicista che lo possiede. E adesso che sono qui, rinchiuso con mio fratello Nur in questa cella di polvere e silenzio a scontare una condanna inclemente e sconosciuta, adesso che la vista mi sta abbandonando e che non riesco più a distinguere il giorno dalla notte, adesso che questo buio diventa sempre più mio senza voce e senza sguardi, ho paura. Ho paura di non tornare mai più.” Lentamente, con delicatezza e con la sapienza di un cesellatore esperto, Yasmine Ghata ci racconta una storia lontana, incorniciando ogni figura di arabeschi che si intrecciano alle note di un târ. Pian piano, si forma davanti ai nostri occhi la nitida immagine di un tempo indefinito, eterno perché universale.
RASSEGNA STAMPA FRANCESE
«Questo romanzo scatena le passioni dei personaggi e rivela i segreti sapientemente celati dalle donne. Una scrittura fluida per un romanzo che si legge d’un fiato.» Le Monde
«Yasmine Ghata conduce l’analisi dei suoi personaggi a un livello di finezza stilistica raramente raggiunto tra i suoi contemporanei.» Le Magazine Littéraire
«Concerto per mio padre è un racconto senza età, una storia con domande universali portate soltanto dal vento per le sabbiose pianure dell’Iran.» Lire
«Un romanzo iniziatico dal soffio mistico.» L’Express
«Parole raffinate, sapientemente scelte; una dolcezza del fraseggio che si sposa con una violenza contenuta tra le righe, Yasmine Ghata ha composto un romanzo che profuma di talento.» Le Figaro
«C’è musica dappertutto: nelle parole, nelle frasi, nella vita di Barbe Blanche così come in quella dei quattro protagonisti di questo romanzo che vogliono fare sentire la loro voce.» Le Nouvel Observateur
«Yasmine Ghata firma, con penna agile e raffinata, un romanzo sublime e ispirato.» Vogue
Yasmine Ghata, figlia della poetessa di origine libanese Vénus Khoury Ghata, è nata in Francia nel 1975. Ha studiato alla Sorbona e all’École du Louvre, specializzandosi in arte islamica. Nel 2005 ha pubblicato in Italia per Feltrinelli il suo primo romanzo, La notte dei calligrafi, vincitore nel 2007 del Premio Autore Esordiente alla XXVI edizione del PREMIO GRINZANE-CAVOUR. Sempre con Del Vecchio editore è uscito in Italia La bambina che imparò a non parlare. Se qualcuno avesse detto alla piccola Yasmine che sarebbe diventata una grande scrittrice, pluripremiata e tradotta in tutto il mondo, lei di sicuro non ci avrebbe creduto. Nell’intenso La bambina che imparò a non parlare ha spiegato ai suoi lettori come per anni abbia odiato la scrittura pro- prio perché figlia di una grande poetessa: Vénus Khoury–Ghata. E di come a sei anni, in virtù di questa idiosincrasia, abbia distrutto la macchina da scrivere della madre, dopo averla spiata pomeriggi interi dietro libri aperti che faceva finta di leggere. Sarà l’incontro fortuito a venticinque anni, nell’ala Richelieu del Louvre, con un’iscrizione realizzata dalla nonna – la celebre miniaturista Rikkat Kunt – a farle comprendere che per conoscere la sua storia doveva scriverla. Yasmine Ghata inizierà e continuerà a scrivere per ascoltare da vicino la voce del mondo che le sfugge.
Collana formelunghe
ISBN: 97888611005217 | Pagine: 128 /brossura
Traduzione: Angelo Molica Franco
euro 13