Dal ’68 al bunga bunga, la regressione

Dal ’68 al bunga bunga, la regressione

Le Donne “sotto” cattedra, come fenomeno di costume

Le notizie che in questi giorni assillano le nostre menti sono tutte focalizzate sulla vicenda Berlusconi che si è trasformata in un vero e proprio tormentone mediatico. Le donne storicamente hanno lottato con gran vigoria per l’ottenimento dei diritti e delle pari dignità in tutti gli ambiti del sociale.
Tuttavia gli sforzi di quella generazione di ribelli vanno man mano sgretolandosi triturati da una subdola morsa di sudditanza ai poteri ed al denaro. Il rapporto delle donne con il proprio corpo in tempi meno recenti era un qualcosa di sacro, inviolabile un conclave fatto di segreti intimi che ad un minimo accenno in pubblico potevano far arrossire le candide guance delle più spigliate e render traumatica la vita di timide casa e chiesa. Adesso, invece, si è perso quel senso di discrezione, il corpo muta e da indissacrabile diviene merce di scambio, per quel genere di homo lupus sempre alla ricerca del piacere fisico.
L’involuzione della specie femminile è fatta di pochi e semplici passaggi che la portano dalla “conquistata dei pantaloni”, allo status quo in cui questi ultimi vengono gettati con disprezzo rimpiazzati da un minuto abito provocante color peccato con il quale offrono se stesse al più ricco e al più potente mettendosi all’asta senza pudore,senza amor proprio senza dignità ne libertà. Il frutto di questa dissertazione non è maschilismo ma la costatazione di una società moderna unilateralmente ammalata dal mal costume che entra nelle maglie larghe delle masse confuse e plagiate dal cattivo esempio: dai cavalieri molieriani alle dame voraci, senza ovviamente perder d’occhio i prelati senza tonaca affascinati da prosperose segretarie e procaci infermiere.
La domanda da porsi è semplice: Che cosa ci riserverà il futuro continuando di questo passo? La paura c’è, ma magari il mondo sta solo vivendo la sua giovinezza e tra qualche secolo con la vecchiaia tornerà ai costumi ancestrali come un’ uomo in età avanzata che torna bambino.

Raffaele Cecoro





Pubblicato da Raffaele_Cecoro

Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.