DEL VECCHIO EDITORE A LIBRI COME 2014

DEL VECCHIO EDITORE A LIBRI COME 2014

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Sabato 15 marzo – ore 19,00

Verità imperfette, noir a incastri multipli

a cura di Luigi De Pascalis.

Con Luigi De Pascalis, Nicola Verde

e Pietro Del Vecchio

Officina 3

 

Domenica 16 marzo – ore 15,00


Burhan Sönmez, Gli innocenti,

Con Burhan Sönmez, Marco Ansaldo e Pietro Del Vecchio

Officina 2

 

Ingresso libero

 

Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro de Coubertin – Roma

 

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I LIBRI

UN ROMANZO A PIÙ VOCI, DIECI GRANDI NARRATORI PER UN ESPERIMENTO LETTERARIO INTRIGANTE QUANTO L’INDAGINE RACCONTATA

 

Luigi De Pascalis – Maurizio De Giovanni

Roberto Riccardi – Marco Vichi – Giampaolo Simi  Massimo Mongai – Errico Passaro – Nicola Verde

Luigi Cecchi – Maria Bellucci

 

Verità imperfette

In libreria dal 19 marzo 2014

«Adesso che ci penso, non s’è trattato di sinfonia classica, dove tutto è previsto minuziosamente dallo spartito, ma di pura, vera jam–session, perché ogni autore, contemporaneamente agli altri, è stato libero di dare il meglio di sé nella consapevolezza

che, rispettando le poche regole comuni, nessuno avrebbe stonato e l’insieme sarebbe

stato magnifico.» Luigi De Pascalis

 

Roma, 27 aprile 2012. Maria Letizia Pomarici, 25 anni, commessa in un negozio di calzature, rientra a casa verso le 21.00. Il corpo scheletrico e nudo di Chiara Maffei, ragazza introversa e problematica con cui divide il piccolo appartamento al piano terra di via Merulana, è accucciato in terra, impiccato al termosifone del bagno: posizione strana, ma non nuova per un suicidio. Il magistrato inquirente, la dottoressa Antonia Monanni, è una donna sui quarant’anni, dalla vita solitaria e complicata. Ha sofferto in gioventù degli stessi disturbi di Chiara Maffei e decide di indagare coinvolgendo il maresciallo Corsetti, sua vecchia conoscenza, nella speranza che non risolva il caso. Dieci voci e dieci personaggi conducono il lettore a diverse possibili verità sul caso Pomarici, svelando di volta in volta un retroscena, un punto di vista, uno sviluppo.

Ogni voce riceve il suo timbro da uno scrittore diverso in un romanzo corale che regge la tensione della narrazione senza alcuna sbavatura fino allo scioglimento finale.

 

Collana formelunghe

ISBN: 978- 886-110- 096-1| Pagine: 240  /brossura

euro 14,80/

 

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«Burhan Sönmez fa parte dei rivoluzionari silenziosi della nostra letteratura. Il suo romanzo Gli Innocenti mi ha sconvolto. Da leggere assolutamente.»

Pakize Barışta

 

Burhan Sönmez

Gli innocenti

 

Traduzione di Eda Özbakay

 

AMORE E FIABA, ESILIO, COSTRIZIONE E SOFFERENZA,  IN UN UNICO COINVOLGENTE ROMANZO DI STORIE INFINITE, TRA LE PIANURE DI HAYMANA, TEHERAN E CAMBRIDGE.

 

È Brani Tawo a raccontarci in prima persona la sua storia; nato nella pianura di Haymana, vive nella Cambridge degli anni Settanta e lavora come interprete in un ospedale. Immigrato in Inghilterra, soffre di insonnia e inquietudine. Cercando di rintracciare il modello di una macchina fotografica immortalata in una pellicola, che è uno dei pochi collegamenti che gli restano con le sue origini, entra nel negozio di antichità The Western Front. Lì conosce Stella, la proprietaria, e Feruzeh, una giovane collaboratrice di origine iraniana. Brani e Feruzeh sembrano innamorarsi a prima vista, incuriositi anche dalla comune esperienza di lontananza dalla terra natia, lei apparentemente per scelta, Brani per necessità di sopravvivenza. Da quel momento, la vita del giovane si popola di nuove realtà, e nell’avvicinarsi a Feruzeh e alla sua famiglia, conosce e riconosce rivoluzionari, profughi, intellettuali, e una società di cui non si è mai sentito in diritto di far parte. Nel raccontarsi alle sue nuove conoscenze, e soprattutto a Feruzeh, racconta – e riscrive – la biografia di un luogo, di un popolo e di un Paese attraverso la storia della sua famiglia. Tradizioni, miti, amori, guerre, fughe e tragedie si affastellano vorticose, fin quando i due mondi, la lontana patria di Brani e l’Inghilterra, non si riuniscono in un’unica sensazione a contrastare il dolore dello smarrimento. Quando Feruzeh è costretta a tornare in Iran per un breve periodo, e Brani perde i contatti con lei, si chiede se non sia il caso di rischiare nuovamente la propria vita per andare a cercarla… un romanzo romantico e filosofico al tempo stesso, e racconta l’esperienza dell’esilio sia come allontanamento forzato dalla propria terra per motivi politici, sia come esilio dalla propria identità di bambino, autentica perché incontaminata.

 

 

Burhan Sönmez è nato nelle pianure di Haymana, nella Turchia Centrale, regione dalla storia antica e segnata da profonde ferite, e ha trascorso l’infanzia in un paesino senza elettricità né acqua corrente, accompagnato dalle storie raccontate dalla madre, eccelsa affabulatrice. Dopo gli studi in giurisprudenza all’università di Istanbul, ha lavorato come avvocato ed editore e non ha mai risparmiato di esprimere le sue opinioni su temi importanti e scottanti: gestione e diffusione della cultura, politica, religione.Arrestato più di una volta per il suo impegno politico, e dopo aver subito gravi lesioni, per lungo tempo è rimasto in Gran Bretagna, dove ha insegnato a Cambridge. Ancora oggi vive tra Istanbul e Cambridge. Ha preso parte attivamente alla ribellione di Taksim e pubblicato The Aesthetic of Resistance, un breve pamphlet di impegno politico: «Le stelle risplendono di più nell’oscurità più completa. Le stelle stanno splendendo ovunque a contrastare l’oscurità di questo Paese». È stato uno dei fondatori del TAKSAV (Fondazione per la Ricerca Sociale, Cultura e Arte), e anche membro fondatore di ODP (Libertà e Solidarietà partito), di cui è stato vice presidente durante il primo mandato. Gli Innocenti ha ricevuto il Sedat Simavi letteratura Award che è il premio letterario più prestigioso in Turchia.

 

Collana formelunghe

ISBN: 978-886-110-094-7| Pagine: 216  /brossura
Traduzione: Eda Özbakay

euro 14,00 /





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.