DIRETTA Maturità 2013| Prima prova: indiscrezioni, foto tracce aiuti e temi svolti

DIRETTA Maturità 2013| Prima prova: indiscrezioni, foto tracce aiuti e temi svolti

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[ULTIMO AGGIORNAMENTO 11.09] Si parte anche quest’anno con la Diretta testuale della Maturità, dopo il grande successo dello scorso anno. Scrigno – Scrittori in orbita torna in soccorso a studenti, amici e parenti. Mettendo a disposizioni il prima possibile: indiscrezioni, tracce e aiuti per svolgerle.

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[IN AGGIORNAMENTO PREMI F5 PER IL REFRESH DELLA PAGINA]

TUTTI I TEMI SVOLTI SONO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

12.17 Tracce svolte fino ad ora sono il Tema storico sui Brics e i Paesi in via di sviluppo, l’analisi del testo e il saggio breve con citazioni di Pasolini e Montale

11.42 Analisi del testo Magris [In Aggiornamento…]

Il Novecento, ricordato, non a caso, come il Secolo Breve, porta con sé molte vicende drammatiche, scomode e rimaste, spesso e per molto tempo, sconosciute ai più. Si sono alternati regimi, poteri, dittature e grandi coalizioni. Le conseguenze più evidenti di tali giochi politici sono state le divisioni geografiche inflitte a popoli pur uniti, storicamente, da lingua, cultura, tradizione. Neanche l’Italia è rimasta scevra da tali, tristi, dinamiche.

Claudio Magris, scrittore e germanista, nonché senatore italiano nella XII legislatura, ha voluto ricordare, nel suo “L’infinito viaggiare”, la triste pagina delle divisioni incorse nella Venezia Giulia e nella Dalmazia, nel secolo appena terminato.Sin dal titolo dell’opera si capisce che l’autore è voluto andare ben oltre il ripasso storico e l’opinione politica per soffermarsi, invece, in una visione più intimistica della vicenda. Nello specifico, si tratta di di un breve collage di ricordi, flashback e appunti di viaggio raccolti tra il 1981 al 2004.

Nel testo le “frontiere” vengono paragonate, tramite un’alta poeticità, ad un corpo umano fatto di vita e di sofferenza, ma anche di flessibilità, provvisorietà e morte. Le frontiere non sono un’entità immutabile, ma sono in continua evoluzione: sono creabili e rinnovabili come l’esperienza umana, come un instancabile viaggio. Il viaggiare oltre-confine, ci dice Magris, significa “scoprire di essere sempre pure dall’altra parte” e che non ci sono “sacrifici di sangue” che reggano o che giustifichino un nostro sentirci etnicamente migliori. La barriera più difficile da abbattere è quella della mente, è capire che ogni differenza, che sia politica, linguistica, sociale, culturale o psicologica, non è altro che un colore in più nella bellezza variegata del viaggiare, dello scoprire.

Magris fa un discorso riconducibile a più momenti, un discorso storicamente ampio che si innalza a lezione di vita, ma il riferimento alle popolazioni della Venezia Giulia e dellaDalmazia è chiaro. Non manca, a tal proposito, neanche, di citare Marisa Madieri. La nota scrittrice, infatti, fu protagonista di una triste vicenda familiare che la vide, esule dall’Istria, costretta a stabilirsi a Trieste vivendo in condizioni, non di certo, piacevoli. Nell’operaVerde Acqua ripercorre il suo passato che, beffardo, la vide perseguitata dal popolo slavo al quale ella stessa, per metà, apparteneva. Tale vicenda personale viene utilizzata per testimoniare l’assurdità delle guerre etniche che non sono nulla di più che squallide faide familiari in cui da falsi beniamini di un cognome ci si trasforma in assassini dei propri fratelli.

In “L’infinito viaggiare”, Magris, tramite dei flashback torna bambino e ricorda, quando, stupito si vedeva costretto a non dover oltrepassare un confine immaginario la cui autenticità era testimoniata, unicamente, dalla decisione delle dittature dell’epoca. Nel dopo-guerra, infatti, quella che, comunemente, viene definita come Cortina di Ferro divideva l’est filo-sovietico dall’ovest liberale e con riferimenti agli Stati Uniti. Il Magris bambino, con più lucidità degli adulti, si domanda come mai a quei territori a lui, da sempre, ben noti gli sia, all’improvviso, stato negato l’accesso. Scrive: “Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto”. I territori italiani annessi alla Jugoslavia con il termine della guerra, infatti, si erano, improvvisamente, circondati di un mistero che a lui non era dato di capire. Una nuova storia li stava attraversando e conclude che quando gli fu dato di tornare fu al contempo un viaggio nel passato e nel futuro: il noto e l’ignoto si erano fusi insieme. All’inizio del 900 molte invenzioni e scoperte cambiano il modo di percepire le distanze: viaggiare diventa tanto più facile e veloce. La letteratura tende a disinteressarsi sempre più del viaggio in quanto avventura esteriore, azione, effettiva esperienza. Il tema del viaggio assume invece (ancora più che in passato) il valore simbolico della ricerca di se stessi, dei meccanismi psichici, dei ricordi, delle emozioni, dei percorsi della coscienza. Per questo lo spostamento materiale diviene spesso effimero, minimo o insignificante: in Gita al Faro di Viriginia Woolf il viaggio è ridotto ad un’escursione in barca nella cui realizzazione si condensano tutti i conflitti, le contraddizioni, le solitudini e i desideri dei vari personaggi.

11.36 Vi ringraziamo per le centinaia di mail che ci arrivano in redazione, ci scusiamo se non riusciamo a rispondere a tutti. Stiamo lavorando per voi e cercheremo di soddisfare quante più richieste ci è possibile.

11.22 Stiamo per pubblicare l’analisi del testo svolta…

11:33| 11.03| 10.53 Ecco qui il saggio breve svolto con citazioni di Pasolini e Montale 

L’avvento della società di massa è un fenomeno che ha segnato come pochi altri la storia degli ultimi cento anni e costituisce una realtà complessa, risultante dall’intreccio di una serie di processi economici, di trasformazioni politiche, di mutamenti culturali. Di “massa” in quanto moltitudine omogenea, aggregato indifferenziato in cui i singoli tendono a scomparire rispetto al gruppo, si parlava già all’inizio dell’800, dopo che la rivoluzione francese aveva visto il “popolo” entrare per la prima volta da protagonista sulla scena politica.

I problemi del rapporto fra massa e individuo erano stati al centro della riflessione di molti pensatori ottocenteschi, ma è solo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, col diffondersi dell’industrializzazion nei paesi economicamente più avanzati dell’Europa occidentale e del Nord America, che si affermano le principali caratteristiche di quella che oggi viene definita “società di massa”. La società di massa si fonda su un modello di civiltà (anche urbanistica) in cui gli uomini si trovano a più stretto contatto gli uni con gli atri ed entrano in rapporto fra loro con maggiore frequenza e facilità.

Ma questi rapporti, infinitamente e quotidianamente moltiplicati, hanno spesso un carattere anonimo e impersonale. Il dato essenziale di questo nuovo rapporto fra individui è dato dal costruirsi delle stesse relazioni sociali: nella società di massa il sistema delle relazioni sociali non passa più attraverso le piccole comunità tradizionali, ma fa capo alle grandi istituzioni nazionali. Gli apparati statali, i partiti e in genere tutte le organizzazioni “di massa” esercitano cioè un peso crescente sulle decisioni pubbliche e sulle stesse scelte individuali.

Perché possa esistere una massa occorre che i singoli membri del gruppo non abbiano una propria opinione. Ciò vuol dire che l’opinione di massa, diversamente dalla tradizionale opinione pubblica, non emerge dalla somma delle opinioni individuali. L’opinione pubblica, piuttosto, viene imposta ai singoli individui come un orientamento generale, che non deriva dalla loro esperienza particolare, ma che li travalica e che viene accolto proprio perché già condiviso dagli altri, senza bisogno di confrontare le rispettive posizioni e i relativi punti di vista. L’opinione di massaè il frutto dell’isolamento e dell’atomismo sociale.

Il segreto della comunicazione collettiva diventa quello della ripetizione, anonima e vuota, di immagini, slogan, caratteri sempre uguali, che il pubblico non è chiamato a comprendere ma a consumare con un ritmo frenetico. Le informazioni sono inserite, come prodotti, all’interno di un vero e proprio circuito di consumo in cui, come merci, devono essere acquisite passivamente dal maggior numero possibile di persone senza possibilità di modifica o di contraddizione. Per questo, con straordinaria intuizione, nell’America del grande benessere postbellico, Andy Warhol racconta il suo tempo come l’era della ripetizione seriale, dove le confezioni alimentari, le immagini di cronaca (anche brutale e violenta), i ritratti di personaggi noti acquistano tutti lo stesso valore, significano lo stesso vuoto di senso, la stessa mancanza di contenuto.

Fra i diversi mezzi di comunicazione è forse la televisione ad aver esercitato, a partire dal secondo dopoguerra, un’influenza esponenziale nel corso degli anni e per tutto il Novecento. Nel mondo occidentale l’avvento della televisione trasforma radicalmente le pratiche dell’informazione, crea nuove abitudini familiari, nuove forme di intrattenimento collettivo e nuovi modelli di comportamento, introduce un diverso uso del tempo libero. Con la diffusione del piccolo schermo si afferma definitivamente una cultura in cui l’immagine tende a prevalere sulla parola scritta, modificando irreversibilmente le attitudini speculative e i riferimenti ideali delle nuove generazioni.  In particolare in Italia la diffusione della televisione coincide con una fase estremamente delicata nella storia del paese: la grande crescita economica e l’accelerata mobilità sociale del secondo dopoguerra. In questo contesto, una delle più importati e peculiari specificità dell’Italia è quella della condizione linguistica. Anche per questo moltissimi intellettuali italiani hanno guardato con interesse e, spesso, con preoccupazione al fenomeno della televisione e al suo rapporto con i cambiamenti linguistici in atto. Primo fra tutti, forse, Pier Paolo Pasolini ha dedicato tantissime pagine alla battaglia contro la scomparsa dei dialetti, il livellamento dell’uso linguistico, la perdita di potere espressivo e “poetico” di un italiano che si appiattisce sempre id più su modelli televisivi e, quindi, massificati. La concezione del rapporto fra individuo e società si esplica, per l’autore, in una necessaria e totale partecipazione ai caratteri del presente. La culturaè, per Pasolini, presenza nel mondo, intervento nell’attualità per affermare ideali ed esigenze dell’individuo. Anche e soprattutto attraverso la sua condizione di omosessuale, il confronto fra l’artista e la società di massa si esplica sotto il segno dell’alterità e dello scandalo, della provocazione rispetto al centralismo della società del consumi. Questo centralismo Pasolini riconosce un potere di controllo e di repressione ideologica e, quindi, materiale tanto più forte e temibile della repressione dei regimi dittatoriali. L’idea che la società di massa sia la negazione dello stato democratico e della libertà individuale è del resto estremamente diffusa nella cultura occidentale. Nei grandi processi storici che hanno portato ai due conflitti mondiali, le grandi istituzioni di massa (i sindacati, gli eserciti, i partiti) hanno coinvolto i popoli del mondo in movimenti di rivendicazione e protesta: “erano due masse […] due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua” ricorda Elias Canetti di una rivolta viennese del 1927. Con l’ascesa e poi, negli ultimi decenni del Novecento, la crisi della società dei consumi, il processo di massificazione ha raggiunto nuove sembianze e nuove valenze politiche. Il rapporto fra gruppi ha lasciato il posto ad un’unica massa eterodiretta da grandi poteri internazionali, titolari dei massimi sistemi economici di un mondo globalizzato. Questo nuovo sistema di potere si basa sull’accettazione, da parte della massa, di cedere la propria individualità (per diventare “uomini e donne d’allevamento”, come scrive Bodei) in cambio di un sicuro e facile benessere. Nell’era mediatica che apre il nuovo millennio, il rapporto fra individuo e società si iscrive nei termini di un’esasperata accelerazione. Le più tradizionali forme di coinvolgimento e aggregazione sociale vengono schiacciate nella mancanza di pluralità e di iniziativa. Non c’è più la partita di calcio domenicale che fermava il paese davanti alla radio e negli anni Sessanta catturava l’attenzione di Guttuso: davanti ad un’offerta che aumenta continuamente il consumatore perde l’emozione del gesto, del rituale, e (avendo tutto) rinuncia una volta per sempre alla possibilità di scegliere Dalla spiaggia affollata di Montale, dove un accumulano di vecchi e nuovi stereotipi nega il confronto con la natura, ai villaggi vacanza dispersi sulle coste del mondo, che sono ogni luogo e nessun luogo insieme: in questo vuoto troppo colmo può affogare il relitto dell’“umanesimo europeo”. O può, come Robinson Crusoe, ritrovare le sue ragioni sopravvivenza e di civiltà. [In aggiornamento…| COMPLETO]

10.43 PUBBLICATE FOTO PLICO UFFICIALE UN GRAZIE  A MATTEO LINK

10.31 TIPOLOGIA C TEMA STORICO-POLITICO | Indicazioni e spunti

Quest’anno il tema di argomento storico politico è particolarmente difficile in quanto va ad affrontare un argomento di stringente attualità: i paesi in via di sviluppo, i cosiddetti BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: è un acronimo – ovvero le future potenze emergenti del prossimo secolo. Per chi sceglie questo tipo di tema c’è sicuramente bisogno di un po’ di aiuto: ecco alcuni consigli per voi.

Primo: parla della crisi delle potenze economiche tradizionali. Se l’economia cambia è perché le potenze tradizionali (Europa, Stati Uniti) sono in declino. Non puoi non citare l’attuale crisi economica, che parte dal 2008 con la crisi dei mutui in America e arriva nel 2012 in Europa con la crisi dei titoli di stato dei paesi come la Spagna, l’Italia e sopratutto la Grecia, che è sull’orlo del fallimento.

Qualche dato per te: le economie dei paesi Brics galoppano e crescono più di quelle storiche e tradizionali. La Cina supererà la ricchezza dell’America nel 2041 – o forse prima – mentre già nel 2020 la potenza asiatica sarà più ricca di quelle europee messe insieme. Non solo: la forza dei paesi BRICS sta nella loro ricchezza in crescita, come abbiamo detto, ma anche nei loro bassissimi tassi di debito pubblico se paragonati all’Europa e all’America, e alla loro popolazione in decisa e netta crescita.

E’ come dover scegliere fra un vecchio signore che una volta era ricco e potente e ora è soltanto indebitato e pieno di gioielli; e un giovane imprenditore dinamico, veloce e in crescita. Quale scegliereste voi? Esatto, il secondo, ed è proprio quello che l’economia mondiale sta premiando: il che è testimoniato dagli eventi sportivi, che sempre più spesso vanno a trovare spazio nei paesi in via di sviluppo: facci caso, Olimpiadi di Pechino, Mondiali in Sudafrica, ancora Mondiali, Olimpiadi in Brasile, Olimpiadi invernali in Russia.

Il tema della maturità vi chiede poi di illustrare la vicenda storico-politica di due dei paesi BRICS nel 20mo secolo. Facilmente si può pensare alla Russia: con un po’ di attenzione ai ripassi di storia partiamo dalla Rivluzione dell’Ottobre 1917 (che in realtà era novembre), la presa del Palazzo di Inverno da parte dei Bolscevichi di Lenin, passiamo per la Seconda Guerra Mondiale, parliamo di Stalin, del patto Molotov-Von Ribbentrop, dell’Operazione Barbarossa, della battaglia di Stalingrado, Conferenza di Yalta e via verso la guerra fredda e il mondo diviso in blocchi. Il muro di Berlino, ricordatelo, crolla nel 1989.

Il secondo paese che si può citare è senza dubbio la Cina: da un paese assolutamente feudale e arretrato ad un gigante comunista mondiale con l’avvento di Mao Tse-Tsung, prima con la Lunga Marcia, poi con la Rivoluzione Culturale e il Grande Balzo in Avanti: in Cina c’è un curioso modello di socialismo, aperto all’economia capitalista in uno stato però a partito unico dove i diritti umani rimangono però particolarmente maltrattati; oggi l’iPhone che hai in tasca dovrebbe essere stato assemblato proprio in Cina, nei giganti stabilimenti FoxConn. Oppure l’India: partiamo addirittura dall’Impero Inglese e parliamo della lotta nonviolenta per l’Indipendenza capeggiata dalla Grande Anima, il MahatmaGandhi.

Il Sudafrica, stretto nella morsa dell’Apartheid – la legge razziale che separava i bianchi dai neri – dopo il periodo coloniale, e che venne vinta dalla lotta di Nelson Mandela (peraltro oggi in stato di salute molto precaria): un paese che ha saputo risollevarsi e ospitare addirittura i mondiali di calcio del 2010 – quelli del Waka Waka. E infine il Brasile, dove puoi raccontare – se sei particolarmente informato – i recentissimi sviluppi politici con la salita al potere del Partito dei Lavoratori di Lula e di Dilma Rousseff: un innovativo tipo di governo di sinistra particolarmente attento ai bisogni del popolo.

10.24 IN ARRIVO LE PRIME TRACCE SVOLTE RESTATE CONNESSI!

10.21 TRACCIA ANALISI DEL TESTO AD ALTA LEGGIBILITÀ INVIATACI DA MATTEO

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10.05 FOTO TGCOM RINGRAZIAMO Vito Luca  PER LA SEGNALAZIONE

LINK http://www.tgcom24.mediaset.it/skuola/fotogallery/1021976/maturita-2013-ecco-le-foto-delle-tracce-dei-temi.shtml

09.58 FOTO ANALISI DEL TESTO- Claudio Magris 

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09.48 L’articolo su Claudio Magris e il suo L’ Infinito Viaggiare LINK

09.34 ANALISI DEL TESTO: PIU’ MAGRIS CHE PIRANDELLO. IN ATTESA DI CONFERME

09.24 LA SINTESI «La vita non è solo lotta di competizione ma anche trionfo di cooperazione e creatività». Il tema letterario affronta la relazione individuo/società di massa attraverso testi di autori tra i quali Pasolini e Montale. Il tema storico affronta l’argomento dei cosiddetti Brics, i Paesi emergenti con economie in rapida crescita. Il tema socio-economico è su Stato, mercato e democrazia: anche qui testi a supporto di vari autori tra i quali Krugman e Zingales. L’articolo storico-politico è sugli omicidi politici. Il tema scientifico è sulla ricerca sul cervello: «La ricerca deve scommettere sul cervello» cita il titolo della traccia che compare nella tipologia B di prova, quella che prevede la realizzazione di un saggio breve o articolo. Negli allegati c’è il riferimento al progetto «Brain» illustrato dal presidente degli Usa, Barack Obama.

09.19 UNO STRALCIO DEL TEMA GENERALE “La vita non è solo competizione. La vita non é solo lotta di competizione ma anche trionfo di cooperazione e creatività. È su questo concetto che si incentra il tema di attualità della maturità 2013”.

09.15 IL COMMENTO: “TRACCE MOLTO IMPEGNATIVE RISPETTO AGLI ULTIMI ANNI, MAGRIS E’ UN CONTEMPORANEO CREDIAMO CHE RARE VOLTE SIA CAPITATO DI RITROVARSI UN AUTORE VIVENTE E POCO STUDIATO NELL’ANALISI DEL TESTO.”

09.06 ECCO LE TRACCE Magris e l’infinito viaggiare per l’analisi del testo; Individuo e società di massa con citazioni di Pasolini, Canetti e Montale; Stato, mercato e democrazia con brani di Zingales, Pirani e Krugman per il tema di attualità; omicidi politici per l’articolo breve; la ricerca sul cervello per il tema tecnico; la rete della vita per il tema generale; Brics e Paesi emergenti per il tema storico. NIENTE PIRANDELLO COME TRAPELATO.

08.58 Ancora confusione sull’autore dell’analisi del testo. Vi lasciamo i primi appunti nel caso fosse confermato Pirandello.

Il pessimismo di Pirandello ha connotati tipicamente “novecenteschi” e “moderni” ed è influenzato dalla filosofia di Schopenhauer e di Nietzsche
Per Pirandello la condizione dell’uomo moderno è segnata in modo irreversibile dalla contraddizione, dall’impossibilità di trovare una verità univoca, dalla relatività assoluta.
Elementi fondamentali delle opere pirandelliane sono: il sentimento della casualità, dell’imprevedibilità, della relatività delle vicende umane e la dicotomia flusso/forma, dovuta alla tragica impossibilità di sfuggire alle convenzioni della società. Si arriva così all’opposizione maschera/volto: l’uomo per vivere nella società deve avere un identità e una soltanto per cui quando la conciliazione vita/forma finisce ci si ritrova in una trappola.
Per non cadere in trappola occorre meditare su sé stessi dall’esterno acquisendo una consapevolezza superiore accettando  l’assurdità e l’insensatezza della propria vita
La letteratura e l’arte devono osservare la realtà dall’esterno, con il distacco necessario per coglierne l’irrimediabile insensatezza. Un’arte capace di mostrare le contraddizioni della realtà non può che essere un’arte umoristica: chi riesce a guardarsi vivere matura un distacco dalla vita e dalle sue miserie che gli garantisce uno sguardo ironico e amaro su tutto, compreso se stesso.
Il romanzo diviene così antiromanzo per rappresentare la complessità del reale. I personaggi sono allora verbosi e la loro lingua riflette il caos.

08.55 Girano indiscrezioni riguardo un brano di Claudio Magris precisamente sulla prefazione dell’Infinito viaggiare, e poi circolano voci riguardanti tematiche come individuo e società, Stato e mercato, omicidi politici, la rete della vita, Brix e Paesi emergenti.

08.45 NUOVE INDISCREZIONI SULLE TRACCE: Magris, individuo e società, Stato e mercato, omicidi politici, la rete della vita, Brix e Paesi emergenti

08.35 CONFERME SU PIRANDELLO ECCO UN ESTRATTO DEL BRANO TRATTO DA “I vecchi e giovani”. CONFERMATE LE INDISCREZIONI DELLA VIGILIA 

Non ti tracciar vie da seguire, figliuolo mio; né abitudini, né doveri; va’, va’, muoviti sempre; scrollati di tratto in tratto d’addosso ogni incrostatura di concetti; cerca il tuo piacere e non temere il giudizio degli altri e neanche il tuo, che puoi stimar giusto oggi e falso domani. […]

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti

08.31 INDISCREZIONI: L’analisi del testo sarebbe su un brano di Pirandello

08.30 Suonano le campanelle degli Istituti scolastici, parte la Maturità 2013, in bocca al lupo a tutti.

08.15 La squadra in redazione è già pronta a lavorare alla soluzione delle tracce di Maturità. A breve troverete la lista di tutte le tracce e le soluzioni della prima prova della Maturità 2013, aggiornata in tempo reale. Pubblicheremo le prime risoluzioni dopo il tempo minimo di consegna.

07.42 Numerose sono le richieste che ci arrivano tramite messaggio in redazione, vi chiediamo di pazientare per le prime info bisognerà aspettare le 8.15

07.06 Il toto tracce di questi giorni ha dato alcune indicazioni tra cui il web, la questione ambientale e la violenza sulle donne, tutti argomenti di grande attualità. Sull’autore dell’analisi del testo 2013:  Luigi Pirandello,Salvatore Quasimodo Umberto Saba sono i più gettonati. Ma queste indiscrezioni saranno confermate? Non ci resta che attendere i primi riscontri.

[IN AGGIORNAMENTO PREMI F5 PER IL REFRESH DELLA PAGINA]

 

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.