DIRETTA Maturità 2014| Prima prova: indiscrezioni, foto tracce aiuti e temi svolti

DIRETTA Maturità 2014| Prima prova: indiscrezioni, foto tracce aiuti e temi svolti

La diretta testuale della Maturità 2014 vi terrà aggiornati su tutte le indiscrezioni riguardo le tracce che minuto per minuto trapeleranno dagli studenti.

esami di maturita al liceo scentifico j da ponte e all'einaudi

[ULTIMO AGGIORNAMENTO 11.05] Si parte anche quest’anno con la Diretta testuale della Maturità, dopo il grande successo dello scorso anno. Scrigno – Scrittori in orbita torna in soccorso a studenti, amici e parenti. Mettendo a disposizioni il prima possibile: indiscrezioni, tracce e aiuti per svolgerle. Tra le “voci” che circolano rete: c’è ad esempio chi crede un al ritorno di Giovanni Pascoli per quanto riguarda l’analisi del testo. Ma nelle ultime ore, sempre per il genere letterario, si parla anche  Luigi Pirandello e  Gabriele D’Annunzio o Garcia Marquez scomparso in Aprile. Per quanto concerne il tema “tradizionale” tra il tourbillon di possibili argomenti vi segnaliamo: La figura di Papa Francesco, la crisi economica e finanziaria che sta devastando gran parte dell’Europa, di probabile uscita anche un tema sulla stessa Europa, oppure sulla crisi in Crimea che vede coinvolte Russia ed Ucraina.

VI RICORDIAMO CHE IL NOSTRO SITO E’ ACCESSIBILE ANCHE DA CELLULARE.

Per richieste,indiscrezioni ed altro scrivete sulla nostra pagina Facebook (facebook.com/scrignoscrittori)

[IN AGGIORNAMENTO PREMI F5 PER IL REFRESH DELLA PAGINA]

TUTTI I TEMI SVOLTI SONO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

[11.05]Appunto Saggio storico: 100 anni d’Europa

Cento anni fa iniziava il primo conflitto mondiale. Come accade per tutte le guerre, era nell’aria da tempo: alcuni poeti, artisti e scrittori avvertivano l’angoscia e la paura già dai primi del Novecento. Il male di vivere iniziava a farsi sentire, consumando la luce della speranza e volgendo pericolosamente verso i campi di battaglia. Testimone di questo sentimento che iniziava a farsi spazio tra i paesi europei e che, poco a poco, avrebbe preso corpo e voce grazie alla sensibilità degli artisti (che hanno sempre avuto ottime e sottili antenne per intercettare e descrivere gli avvenimenti futuri) è L’Urlo di Edvard Munch.L’opera, di fine Ottocento, rappresenta l’angoscia e il terrore. Lo stesso pittore descrive il momento dell’ispirazione parlando di “un grande urlo infinito che pervadeva la natura”. Quel grande urlo infinito, a distanza di pochi anni, avrebbe preso la forma di trincee e fucili, sarebbe diventato terrore reale, attraverso la morte di soldati e civili nel primo conflitto mondiale.

Il 28 luglio del 1914 la Grande Guerra iniziò, chiamata così perché diversa da tutte quelle che la precedettero. Vi presero parte potenze come Giappone e Stati Uniti e le armi utilizzate coinvolsero uno spiegamento di forze senza precedenti: aerei, carri armati e sottomariniLa forte crisi dei rapporti internazionali europei e l’ascesa della Germania a potenza navale furono tra i motivi più importanti dello scoppio della guerra. Come sappiamo, il pretesto fu trovato nell’omicidio di Francesco Ferdinando a Sarajevo da parte di un indipendentista slavo. Il sistema delle alleanze fu stabilito con chiarezza fin da subito: da una parte si schierarono l’Austria e la Germania, dall’altra l’Inghilterra, la Francia e la Russia, mobilitate in difesa della Serbia. Come spesso accade in caso di guerra, le aspettative non corrisposero alla realtà e l’intenzione tedesca di portare avanti una “guerra di movimento”, rapida e veloce, fallì: il conflitto si rivelò lungo ed estenuante, in quella che fu definita una “Guerra di Trincea”.

Il 24 maggio 1915 entrarono in guerra anche le truppe italiane.

L’offensiva austriaca divenne sempre più pressante, finché l’esercito italiano subì la famosasconfitta di Caporetto, il 24 ottobre del 1917. Le ripercussioni sociali ed economiche furono gravi: ebbe inizio una serie di scioperi e di manifestazioni e il governo riuscì ad evitare defezioni e ammutinamenti solo con grandi promesse fatte ai soldati che si vedevano morire ogni giorno in una guerra di trincea lenta e logorante.

Nel 1918 il conflitto si concluse con la vittoria della Francia. Sul fronte italo-austriaco, l’esercito italiano era guidato dal generale Armando Diaz e riuscì a conquistare Trento e Trieste, stipulando un armistizio con l’Austria e giungendo finalmente alla pace. Come sappiamo, la Conferenza di Parigi penalizzò duramente i paesi perdenti, Germania in primis, facendo prevalere gli interessi delle due potenze europee Francia ed Inghilterra. All’Italia furono concessi i territori di Trentino, Alto Adige, Trieste ed Istria. Dallo smembramento dell’impero austro-ungarico nacquero quindi nuove realtà territoriali e politiche: l’Ungheria, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia.

A cento anni da quel giorno, l’Italia non è in guerra, ma nel mondo sono presenti decine di conflitti che provocano quotidianamente migliaia di morti tra soldati e civili. Sudan, Turchia, Afghanistan, Pakistan, Mali, Nigeria, Congo, Siria, Libano, Asia Centrale, Kenya, Iraq e Ucraina sono solo alcuni dei paesi in guerra nel mondo.Di alcuni ne sentiamo spesso parlare, sono territori in cui gli interessi economici muovono le guerre. Di altri, invece, giornali e tv stentano a raccogliere informazioni, poichè la povertà e la devastazione si sommano a territori poco interessanti sotto il punto di vista delle materie prime. Le guerre civili hanno accompagnato il Ventesimo Secolo e le recenti questioni russe aprono la porta ad un Ventunesimo Secolo di guerriglia armata. Nel frattempo, centinaia di uomini, donne e bambini lasciano la loro terra per lidi migliori, dove avere una speranza di vita più concreta. E così attraversano i mari stipati in piccole barche, arrivando nelle isole italiane – Lampedusa è l’esempio più conosciuto – che non sanno più come gestire questa emergenza umanitaria.

A un secolo dalla Grande Guerra, l’Italia ha nuove battaglie da combattere: il nemico si chiama crisi economica. La disoccupazione che dal 2008 sta attanagliando l’Europa e in particolare i giovani, la paura del futuro e la mancanza di prospettive ricordano pericolosamente quel quadro di Munch di cui si parlava all’inizio del testo: un’angoscia che disorienta e fa perdere in un mare di emozioni contrastanti. La tutela dei diritti umani e l’istruzione, dal mio punto di vista, restano la condicio sine qua non per scrivere un futuro migliore. L’angoscia e le battaglie del Ventunesimo Secolo sono più eterogenee rispetto alla guerra di trincea del 1914, ma occupano una posizione trasversale rispetto alla vita di molti di noi, entrando nelle relazioni, nel modo in cui studiamo, lavoriamo, pensiamo al passato, al presente e al futuro.

[Elisa Bottignolo]

[11.00] Appunto Saggio scientifico: Tecnologia pervasiva

Il dibattito sul tema dell’influenza della tecnologia sugli esseri umani è ormai aperto da tempo, c’è chi sostiene che la tecnologia influisca molto sulla nostra vita rendendoci appunto schiavi di essa, a tal punto da non poterne farne ammeno. Molti infatti passano giornate intere incollati a computer o altri apparecchi elettronici trascurando la vita reale che c’è al di fuori della propria stanza, proprio questa “dipendenza” dalla tecnologia fa scattare nella mente dei ragazzi sopratutto, che la vera realtà sia nello schermo del loro computer, e che le vere persone siano quelle che incontrano sui vari siti con i vari Nikname. Tale fenomeno con il passare del tempo si è ingigantito sempre di più tanto che i ragazzi dipendenti dalla tecnologia e internet sono aumentati e per loro sono state create delle strutture per farli guarire trattando il fenomeno come una vera e propria malattia. D’altra parte l’avvento della tecnologia ha permesso di sviluppare e migliorare la nostra vita arricchendola di strumenti che la semplificano e la migliorano, sempre grazie alla tecnologia si sono scoperte cure per malattie che fino a poco tempo fa si credevano inguaribili, sono migliorati i nostri sistemi di comunicazione e tutto il resto. Quindi rispondere alla domanda sul tema se la tecnologia rende liberi o schiavi è al quanto complicato poichè se essa viene utilizzata per migliorare le nostre esistenze in un certo modo ci rende liberi, mentre quando la si inizia ad utilizzare in modo sbagliato tanto da far distorcere la visione della realtà si può diventarne schiavi entrando in un tunnel dal quale è difficile uscire, in pratica dipende tutto dalla nostra coscienza e intelligenza.

[9.34] Stiamo cominciando a raccogliere appunti per lo svolgimento delle tracce

[9.06] Ecco le altre tracce:

Tema storico: Confronto tra l’Europa nel 1914 e l’Europa nel 2014

Tema Attualità: Il brano di Renzo Piano: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile”

Saggio socio-economico: Le nuove responsabilità

Saggio storico-politico: Violenza e non violenza nel’900

Saggio scientifico: Tecnologia pervasiva

Saggio artistico-letterario: Il dono

[8.50] Prime voci parlano di Quasimodo per quanto riguarda l’analisi del testo: Ride la gazza nera sugli aranci dalla raccolta Ed è subito sera

[8.40] Ecco la password per decriptare il plico elettronico contenente le tracce!

wpid-bqzidv-ciaazncd.jpg

[8.30] Parte ufficialmente l’Esame di Stato 2014! Già stiamo ricevendo le prime indiscrezioni dagli studenti.

[8.00] La redazione è già al lavoro, in attesa dei primi riscontri dall’interno, restate connessi!





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.