ESCLUSIVA| Intervista a Chef Rubio

ESCLUSIVA| Intervista a Chef Rubio

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Raffaele Cecoro intervista Gabriele Rubini , frascatese classe ’83 , ex rugbista a 15 e cuoco italiano, noto in quest’ultima veste anche con lo pseudonimo di Chef Rubio, divenuto famoso per la serie televisiva dedicata al cibo di strada “Unti e Bisunti” in onda su DMAX, canale 52 del digitale terrestre.

Gabriele Rubini racconta te stesso a chi non avesse avuto ancora il piacere di conoscerti: Chi sei?

Sono un ragazzo che fa sempre ciò che lo rende sereno, per me la serenità è assai importante. In questo momento sto facendo questa avventura che è in parte professionale e culinaria, in parte televisiva e sono arrivate tante altre proposte lavorative che non erano prettamente correlate. Nella vita seguo sempre il mio istinto, sono alla continua ricerca della serenità interiore e per trovarla cerco di fare sempre ciò che mi piace.

E’ noto a molti il tuo passato nel rugby come terza linea, come mai questa scelta di abbandonare lo sport e diventare chef?

E’ stata una scelta semplice. Come detto prima tutto quello che mi piace mi porta a far si che io lo perfezioni e quando mi impegno ottengo sempre ciò che voglio. Questo mio cambio potrebbe sembrare, per qualcuno, un salto nel buio o una scelta incosciente, ma io amo le sfide, mi danno stimoli, ciononostante non mi butto a fare qualcosa di cui non sarei capace, ad esempio non mi sognerei mai di fare il cantante in una rock band, ma tutto ciò che è nelle mie potenzialità lo affronto con serenità. Quindi il passaggio dal rugby alla cucin, che per molti può sembrare abbastanza strano, per me non lo è , visto che la cucina, come tante altre cose che ho come interesse, le porto avanti da quando ero bambino, quando si cresce poi uno degli interessi che si è coltivati emerge e prende più spazio degli altri,nel mio caso la cucina, ad un certo punto della mia vita, ha prevalso sul rugby.

Hai viaggiato molto: Nuova Zelanda, Canada, per la formazione di un uomo e di un cuoco quanto è importante conoscere nuove culture? E quale è la cucina migliore al mondo?

Non solo Canada e Nuova Zelanda, ma anche Giappone, Corea. Viaggiare non è importante solo per la cucina ma soprattutto per l’uomo, affinché esso possa ampliare la propria conoscenza ed i propri orizzonti, si hanno così più termini di paragone, più punti di vista. Per me è una cosa imprescindible, senza il viaggio non riuscirei a vivere, non ci riesco a stare fermo mi serve per documentarmi e per conoscere, la fame è tanta. Per un cuoco è assolutamente fondamentale se vuole esprimere un’identità a tutto tondo, conoscere tutto ciò di cui si parla. Non c’è una miglior cucina al mondo in senso universale, la miglior cucina al mondo è quella che ti fa stare bene in quel momento, attualmente sono maggiormente affascinato da quella orientale quindi Cina, Giappone e Corea, una cucina molto veloce, ricca di gusto.

Per molti sei meglio noto come Chef Rubio, il cuoco con i baffi di daliniana memoria, questo personaggio come nasce ma soprattutto quali sono stati gli step che hanno portato su DMAX( canale 52) la tua fortunatissima serie “Unti e Bisunti”?

Con un mio amico abbiamo fatto un blog, tempo fa, in cui mettevamo in ridicolo l’atteggiamento dei cuochi che c’erano in televisione che si credevano sapienti di chissà quale arte. Il blog era un contenitore di video amatoriali, questi ultimi sono stati notati, abbiamo fatto un lavoro di analisi su quali fossero le cose, tra le tante, da raccontare e siamo riusciti a trovare un argomento come il cibo di strada. Con una produzione romana siamo andati avanti su quel filone, dopo aver fatto una puntata pilota, l’abbiamo presentata alla Discovery, è piaciuta ed è partito l’iter per imbastire la serie. Il mio cognome l’avevo storpiato in Rubio già da prima con gli amici, poi l’ho ereditato nella serie, in cui ho un atteggiamento goliardico, sfrontato che è improntato alle situazioni in cui mi trovo e alla spiegazioni dei piatti, ma nella vita non sempre sono così.

Hai girato mezza Italia con il tuo carretto, secondo Rubio qual è la città più “unta” del Bel Paese?

Ogni città è unta a modo suo, per me unti e bisunti non sono i piatti che si incontrano, ma i momenti che si vivono nel corso della serie: personaggi, situazioni. Le situazioni più belle ed “unte” le ho vissute al centro-sud: Napoli, Palermo sono le città che più mi hanno divertito.

Passiamo ora ai tuoi progetti più recenti, sulla copertina del tuo libro uscito poco più di un mese fa, edito da Gribaudo hai perso i baffi e predichi la cultura del cibo sano. Cosa è successo?

E’ facile intuire che se uno mangiasse tutti i giorni come mangio io nella serie non arriverebbe a 40 anni , il progetto del libro nasce molto prima di “Unti e bisunti” e si basa su uno stile di vita sano che ti permette anche di dare degli strappi alla regola e quindi permetterti di mangiare piatti ipercalorici, ma non deve essere una costante. Quello che mostro non è una dieta, in Unti e Bisunti mostro un’esperienza che può essere sporadica: uno deve mangiare bene per amare se stesso, mangiare cibo di strada tutti i giorni non è una cosa che di certo può giovare all’organismo.

Anche un’altra iniziativa editoriale ti ha coinvolto, sarai protagonista infatti di un fumetto edito da Star Comics, in uscita ad Aprile prossimo, ebbene dacci qualche notizia in merito.

Mi mandano spesso le tavole per controllarle, affinché esprima un gradimento, per dare qualche input circa la fedeltà delle immagini e dei caratteri del personaggio. Le tavole sono molto belle, molto brava è la disegnatrice. Nel fumetto io sono un combattente, un supereroe che si batte contro le multinazionali e a favore del cibo sano. Ma non posso rivelarti altro perché ci sono interessanti particolari che potrebbero bruciare la storia ai futuri lettori.

Dopo la consacrazione sul piccolo schermo, è lecito domandarti: Cosa farà Gabriele Rubini da grande? Sarà possibile rivederti su Dmax, magari con una nuova stagione di “Unti e Bisaunti”?

Stiamo facendo la seconda stagione di Unti e Bisunti, ad altro non ci penso, ci sono delle situazioni interessanti in ballo ma non ho il tempo per realizzarle. Adesso siamo in viaggio con la squadra di Discovery per i sopralluoghi sui possibili set.

Grazie per questa chiacchierata Gabriele

Grazie a te, un saluto agli amici di Scrigno e mi raccomando canale 52 del digitale terrestre, restate sintonizzati per la seconda stagione di Unti! A Presto.

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Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.