“Retrocessione amara per i ragazzi di La Plata”
(Argentina)-Sono passati 110 anni di storia calcistica e 110 anni calcistici per i “Los Millonarios” e per la prima volta la compagine di Buenos Aires,il River Plate da sempre acerrima rivale nel super classico con i cugini del Boca Juniors. Dall’anno prossimo la rivalità sarà sempre presente, piena di sfottò,a volte sfociata in vera e propria violenza, ma senza alcuno scontro sul campo per la retrocessione del River nella “segunda división” Argentina. Nella sua storia River insieme a Boca e Independiente erano le uniche tre squadre che non avevano mai conosciuto il baratro della serie b . Certamente lo sconforto per una retrocessione può essere grande ma certamente sono da incriminare gli episodi di violenza che sono avvenuti sia dopo l’andata dello spareggio contro il Belgrano, sia al termine della partita decisiva di ritorno. Già prima della partita si prevedevano scontri al punto che allo stadio erano presenti 2.300 poliziotti e uomini della sicurezza contro una bolgia di 60mila tifosi già nervosi per la sconfitta dell’andata(2-0),ma con il pareggio in corso 1-1 si sono inferociti ancora di più,tanto che l’arbitro a pochi secondi dallo scoccare dei 90 minuti è stato costretto a terminare la partita a causa della torcida impazzita per l’imminente retrocessione che sfasciavano i sedili delle tribune, minacciando di invadere il campo. Al termine della partita i giocatori sono stati costretti a restare nel campo scortati dalla polizia, un vero e proprio salto nel vuoto non tanto per la società di Daniel Passarella ma per una delle più vaste tifoserie del mondo che non hanno saputo accettare sportivamente una retrocessione che il campo ha deciso. Non possiamo far altro che sperare che la squadra più titolata d’Argentina torni in serie A e che torni ai fasti di un tempo.
Matteo Passeggia
