I racconti del Marinaio – Free Cash | Parte Prima

Racconto inedito di Cecoro Raffaele tratto da “I Racconti del Marinaio”

Free Cash

Era un giorno di fine inverno qui a New York ed ero con tutta la mia famiglia ad uno di quei tediosi pranzi in collettività,quel tipo di situazioni in cui si parla del più e del meno e si lotta tra famiglie come se quasi non ci si conoscesse. Mio padre ed i miei zii erano emigrati nel 1978 dall’ Italia e si erano ben radicati negli USA a parte qualche comprensibile difetto di pronuncia dovuto a catastrofiche cadenze dialettali.

Come al solito si discuteva di questioni ereditarie legate a patrimoni che i miei nonni stavano per lasciare in Italia in quanto erano in età molto avanzata, si trattava di spezzettare una piccola casa dal dubbio valore commerciale e ove la logica non arrivasse, per pretendere la fetta più alta si faceva a gara a chi avesse prodotto qualcosa in piu per la famiglia in determinate situazioni passate, affidandosi a quella legge all’italiana di finto perbenismo familiare. Discussioni su discussioni ma poi il tutto viene interrotto dall’arrivo in tavola del cibo, che le ossequiose mogli e madri riponevano nei piatti con emancipata grazia. Zio Fonzie amante nonché profondo conoscitore di leggende metropolitane ci raccontò della Casa Shen di China Town.

” Avete presente quell’enorme casona giapponese per metà ristorante e metà centro commerciale? Quella che si intravede dallo stradone? Comunque un mio amico che ha una libreria da quelle parti dice che già tre o quattro persone siano sparite in quel posto….”

Mio padre con sorriso ironico gettò nel piatto la coscia di pollo che stava ingerendo e in odor di sfida pulendosi le mani con un tovagliolo esclamò:

“Dopo pranzo io e Chris andiamo a fare un po’ di shopping…..”

Mio padre era da sempre restio a credere alle fandonie di Zio Fonzie che a parer suo raccontava storielle in grado solo di metter paura ai più piccoli della casa.

Stranamente questa volta anche io ero un po’ intimorito, pensandoci bene il vecchio zio aveva sempre narrato le storie in prima persona fregiandosi di averle vissute egli stesso e non aveva fatto mai riferimento a presunti secondi narratori.

” Papà dopo ho da studiare, domani ho un esame….”

Interruppi il pranzo con voce un po’ intimorita.

“Va a riposarti tra un ora partiamo ho bisogno di vestiti nuovi…”

Mi rispose lui quasi seccato dal mio timore.

” Frank credimi! Non si fa altro che parlare di quel posto in giro…E’ pericoloso!”

Lo interruppe Zio Fonzie mentre mi allontanavo dalla tavola.

Mio padre, incurante, s’alzo’ e spostatosi sul divano e dirottò lo sguardo verso lo schermo del vecchio televisore che era in cucina.

Io andai in camera mia mi adagiai al letto disfatto e malconcio ed affondai la testa nel cuscino immerso in mille pensieri contrastanti. Ero combattuto tra paura ed ilarità quando pensavo a ciò che si sarebbe dovuto consumare tra un’ora o poco più.

“Chris sveglia!!”

Udii questa voce che mi riportò nel reale dopo circa venti minuti dall’istante in cui avevo gettato tutti i pensieri nel sonno più profondo.

“Si! Arrivo!”

Risposi con timida ed assonnata voce.





Pubblicato da Raffaele_Cecoro

Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.