In guerra…

In guerra…

Mi ritrovo in un campo pieno di corpi senza vita, il freddo gelido mi stringe le meningi e non ho il coraggio di guardare a terra, i miei occhi fissano la nebbia, la città’ e’ morta come questi giovani corpi stesi al suolo, il mio cuore li piange, che senso ha la guerra? Sterminare vite per la bramosia di supremazia dei potenti?Più ci penso e più non riesco a trovare un senso a tutto questo. Sono in compagnia della mia ombra ne ho quasi paura, in guerra le ombre identificano gli agguati nemici, cadono sotto il sole freddo d’inverno, in battaglia le pallottole sono l’unica fonte di calore ti lasciano appena il tempo per un ultimo pensiero in agonia e poi nulla più. Karl, Philip, Vincet figli di madri disperate, mariti di mogli in lacrime e padri di figli orfani. La vita spezzata come un fragile ramo secco, calpestata senza dignità. Cosa racconterò ai miei figli? Di aver ammazzato figli e padri? Un fucile con una baionetta innestata è tutto ciò’ che mi rimane, sarà il souvenir di una morte scampata potrò riabbracciare la mia famiglia,i miei genitori, i miei figli ma porterò’ sempre nel cuore i compagni che non ce l’hanno fatta. Suona la sirena ci chiamano a rapporto sono a pochi passi dalla libertà, potrò finalmente continuare a vivere. Mi fermo al centro del campo rivolgo lo sguardo al cielo e scorgo un meraviglioso arcobaleno. Mi sdraio sul terreno torbido intriso di sangue e fanghiglia e comincio a fissare quella magia di colori come un bambino. Ancora una volta la sirena, mi tocca andare questa volta, la guerra é vinta tuttavia restano ancora da liberare numerosi territori il mio compito pero’ e’ finito, sono ad un passo dal campo, sento una voce da dietro penso subito ad un superstite, mi volto repentinamente ed e’ un soldato nemico che mi punta contro un grosso fucile,chiudo gli occhi, un battito di ciglia ed il proiettile mi trafora il petto squarciando la pelle e’ un attimo, calore, sudore e la mia ombra comincia a sparire sommersa dal corpo, mi piego sulle ginocchia ho soltanto il tempo per un ultimo pensiero sono stato colpito al cuore ed ho perso la mia vita a soli cinque passi dalla libertà.

Cecoro Raffaele

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Pubblicato da Raffaele_Cecoro

Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.

Una risposta a “In guerra…”

  1. In Guerra di Raffaele Cecoro…

    Mi ritrovo in un campo pieno di corpi senza vita, il freddo gelido mi stringe le meningi e non ho il coraggio di guardare a terra, i miei occhi fissano la nebbia, la città’ e’ morta come questi giovani corpi stesi al suolo, il mio cuore li piange, che …

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