L’Uomo e la Terra, la Terra e l’Uomo

L’Uomo e la Terra, la Terra e l’Uomo

L’Economia è Cultura e la Cultura genera ricchezze

Da tempo è un gran ciarlare delle calamità che colpiscono il nostro Paese: seguendo la moda del terrore, si usano per le varie intemperie i nomi di personaggi terrificanti. L’uomo continua a comportarsi da immaturo ed irresponsabile. La Terra come gli altri corpi celesti ha le sue regole e le sue espressioni, partecipa di cicli non umanizzabili; da milioni di anni v’è un susseguirsi di UMANE ILLUSIONI.

 la terra e l'uomo articolo                                                                                               

Nelle sue ristrettezze mentali e nei suoi egoismi l’uomo si illude – ancora oggi – di usare la terra. E’ di questi tempi la campagna della CEI per la Difesa del Creato. Ben vengano tutte le iniziative che ricordino all’uomo quello che l’esperienza ed il buon senso, prima ancora della Scienza, dovrebbero consigliare. Nei millenni l’uomo ha avuto nei suoi Miti, Favole e Parabole infinite e pittoriche espressioni per indicare la potenza di Gaia, la opportunità di una rispettosa convivenza e la comprensione dei tanti misteri connessi agli eventi tellurici. Nel tempo si è passati da un rapporto turbolento ad uno idilliaco, da uno magico allo sfruttamento. Negli ultimi secoli l’uomo ha pensato di usare la Terra in innumerevoli modi: da quelli minerari, a quelli forestali-agricoli, da quelli costruttivi a quelli urbanistici. In Italia le menti criminali e politiche (?) ben hanno pensato di far sparire corsi d’acqua ( un solo esempio il Seveso ), di edificare entro e vicino i letti, temporaneamente asciutti, di cementificare gli argini, di disboscare la china di monti e colline. Da decenni dico che bisognerebbe fare una statua d’oro a chi cura i boschi collinari e montani. Purtroppo la politica truffaldina, clientelare e criminale del dopoguerra ha prodotto – oltre al cd debito pubblico, che è il loro debito, conseguenza delle loro rapine ai nostri danni – innumerevoli vie di danno causa dei disastri e delle morti verificatesi negli ultimi 70 anni. Né sono valse a niente le grida di allerta e di dolore dei Geologi, tra i pochi ad urlare nel deserto dell’indifferenza. L’uomo moderno era ed è troppo preso dall’apparire, dal seguire le mode vanesie per perdere tempo e non impegnarsi in opere positive per sé, i figli e per l’ambiente. Gli esempi sono infiniti: bastano le pseudo-ecoballe, ma vere bombe, campane e la discarica di Malagrotta nel Lazio. Da Belpaese siamo passati a paese inaffidabile da tutti i punti di vista, da precettare o mettere sotto tutela: vedasi le sanzioni europee. Il guaio più grande è che i padroni del potere hanno fatto sparire lo Stato e fatto crescere l’esercito di clienti e delinquenti di ogni specie.

LA TERRA AGISCE, INSEGNA E soprattutto DONA                                                                                                                     

La Terra non ha bisogno di alcun Difensore d’Ufficio umano. Quando decide di agire lo fa senza se e senza ma, con tempi e modi solo in parte comprensibili all’uomo. Eppure la Terra continua ad insegnarci di tutto di più: è il più grande laboratorio esistente, mette in pratica le leggi della genetica e dell’epigenetica, fa continui esperimenti e trasforma ciò che per cause inspiegabili va fatto, fa sparire realtà per crearne altre, trasforma la materia in energia e l’energia in materia, fornisce tutto quanto serve per la nascita, crescita e sviluppo di tutte le specie esistenti ( dai microbi all’uomo ), Con i suoi materiali possiamo fare tutto, anche riparare i guasti creati dall’uomo: basti pensare ai microbi che trasformano le scorie radioattive in materia inerte, o quelli che metabolizzano la plastica ed il petrolio. Produce in modo ininterrotto il miglior materiale da costruzione, il Legno: efficiente, salutare, riciclabile e rinnovabile. La Terra non sa dire di no, è grandemente prodiga di doni. Se gli uomini non fossero drogati dalla fame e dalla sete di potere potremmo vivere serenamente e piacevolmente tutti, eliminando guerre, carestie, fame, sete e malattie. La Terra non conosce la morte come la teme l’uomo: essa sa che la morte è un momento della vita, è una trasformazione di stato, è una necessità per fare un altro giro, sperimentare la vita in un altro corpo.

Tant’altro ci insegna e dona la Terra… questo fa parte della sensibilità e ricettività individuale.





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.