MATURITA’ 2013, PIRANDELLO E’ L’AUTORE DELL’ANALISI DEL TESTO?

MATURITA’ 2013, PIRANDELLO E’ L’AUTORE DELL’ANALISI DEL TESTO?

[ULTIMO AGGIORNAMENTO 09.51]

CONFERME SU PIRANDELLO ECCO UN ESTRATTO DEL BRANO TRATTO DA “I vecchi e giovani”. SE COSI’ FOSSE SAREBBERO CONFERMATE LE INDISCREZIONI DELLA VIGILIA.

[Aggiornamento Claudio Magris è l’autore dell’analisi del testo LINK]

Non ti tracciar vie da seguire, figliuolo mio; né abitudini, né doveri; va’, va’, muoviti sempre; scrollati di tratto in tratto d’addosso ogni incrostatura di concetti; cerca il tuo piacere e non temere il giudizio degli altri e neanche il tuo, che puoi stimar giusto oggi e falso domani. […]

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.

08.58 Ancora confusione sull’autore dell’analisi del testo. Vi lasciamo i primi appunti nel caso fosse confermato Pirandello. CI SAREBBE UN DIETRO FRONT SU PIRANDELLO PARE CHE L’AUTORE DELL’ANALISI SIA CLAUDIO MAGRIS. SEGUI LA DIRETTA PER LE ULTIMISSIME  http://goo.gl/wsKRs

APPUNTI

Il pessimismo di Pirandello ha connotati tipicamente “novecenteschi” e “moderni” ed è influenzato dalla filosofia di Schopenhauer e di Nietzsche
Per Pirandello la condizione dell’uomo moderno è segnata in modo irreversibile dalla contraddizione, dall’impossibilità di trovare una verità univoca, dalla relatività assoluta.
Elementi fondamentali delle opere pirandelliane sono: il sentimento della casualità, dell’imprevedibilità, della relatività delle vicende umane e la dicotomia flusso/forma, dovuta alla tragica impossibilità di sfuggire alle convenzioni della società. Si arriva così all’opposizione maschera/volto: l’uomo per vivere nella società deve avere un identità e una soltanto per cui quando la conciliazione vita/forma finisce ci si ritrova in una trappola.
Per non cadere in trappola occorre meditare su sé stessi dall’esterno acquisendo una consapevolezza superiore accettando  l’assurdità e l’insensatezza della propria vita
La letteratura e l’arte devono osservare la realtà dall’esterno, con il distacco necessario per coglierne l’irrimediabile insensatezza. Un’arte capace di mostrare le contraddizioni della realtà non può che essere un’arte umoristica: chi riesce a guardarsi vivere matura un distacco dalla vita e dalle sue miserie che gli garantisce uno sguardo ironico e amaro su tutto, compreso se stesso.
Il romanzo diviene così antiromanzo per rappresentare la complessità del reale. I personaggi sono allora verbosi e la loro lingua riflette il caos.

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.