Mondezza, oro per pochi e minaccia per molti

L’editoriale di Raffaele  Cecoro sulla drammatica questione rifiuti pubblicato dalla Testata Gionalistica de “L’Essenziale”

La Campania da diversi anni ormai vive una drammatica situazione legata ai rifiuti, la politica gioca allo scaricabarile arrivando a far scomodare anche la corte europea. Mentre le terre campane muoiono si alternano decine di commissariamenti che risultano essere solo specchietti per allodole ed il problema rifiuti per i politici si è ormai ridotto solo ad un collaudato slogan elettorale. A nessuno interessa che la Campania, sta divenendo la Chernobyl italiana. L’incidenza di malattie tumorali e le nascite con malformazioni congenite aumentano vertiginosamente ogni giorno. Politica e Camorra nei territori come il napoletano ed il casertano viaggiano su due binari paralleli, sembrano non toccarsi ma tuttavia senza uno dei due il carro deraglierebbe. Si può affermare quasi con certezza che nella situazione di Terzigno la camorra non centri nulla, il perché è semplice le associazioni malavitose trarrebbero profitti da nuove discariche ma la gente non vuole, ha capito,adesso è cosciente, ha pianto fin troppi morti e vuole stroncare sul nascere quella che tra un decennio potrebbe trasformarsi in una pandemia. Non vogliono piu’ vedere quelle macchie nere impossessarsi dei loro corpi stecchendoli in pochi colpi d’orologio, i campani sono stufi di continuare a fissare attoniti ogni giorno i necrologi, funesti ambasciatori di giovani morti, vittime sacrificali di un sistema che ha ucciso e continua ad ammazzare l’ambiente e la popolazione ogni giorno. Si alle discariche e si agli inceneritori ma ad un’unica condizione la loro efficacia e la loro conformità agli standard di inquinamento. A Terzigno come ad Acerra chiedono chiarezza non vogliono soldi, non gli interessano quei pochi spiccioli con i quali potrebbero pagarsi solo un funerale più o meno trionfale. Lo stato ha perso in Campania e non è la prima volta, in dimostrazione di ciò facciamo riferimento agli ultimi dati statistici a base regionale diramati dall’ex assessore all’Università Luigi Nicolais. Dalla lettura delle statistiche emerge che la Campania è la regione con il minor numero di impianti di depurazione per le acque reflue (0,10 per ogni 10.000 abitanti), inoltre risulta essere al primo posto per sporcizia ed incuria delle strade, leader anche per inefficienza dei servizi e dei trasporti pubblici, altri tristi primati per il l’ inquinamento acustico-ambientale, e per i decessi dovuti a malattie infettive parassitarie e tumorali (30 ogni 10.000 abitanti) questi ultimi dilaniano soprattutto apparato digerente e respiratorio. Dalla lettura di questi dati l’amarezza del popolo è giustificata e se il tricolore viene carbonizzato la colpa è delle amministrazioni locali e dei governi che con la complicità della malavita stuprano ogni giorno il territorio estirpandolo illegittimamente dalle mani di coloro che per secoli lo hanno coltivato e che continuano a farlo nonostante gli abusi d’ogni sorta, anche da parte di quell’organizzazione chiamata Stato che costituzionalmente si promuove a garante dell’uguaglianza e a paladino del benessere dei propri cittadini.





Pubblicato da Raffaele_Cecoro

Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.