Questione di Fiducia

“Dal Market Chair alle colombe. Silvio a caccia di una manciata di voti”

Raffaele Cecoro


Il Governo Berlusconi è al tracollo, o quasi. Il triangolo con Bossi e Fini il cavaliere non l’aveva considerato e ciò potrà essergli fatale. In queste ore il premier starà girovagando nervosamente come un peripatetico tra i palazzi del potere a caccia di qualche uomo che possa salvare la sua barca ormai in declino. I maligni parlano di mercato delle poltrone e di un Berlusconi bracconiere che si destreggia egregiamente tra i falchi e le colombe di Gianfrnco Fini, nonostante i veti della Brambilla la caccia al voto sembra essere più che mai aperta. La politica parlamentare da tempo ormai si è svestita di quell’abito di sottile eleganza mista ad etica tascendendo in discussioni spicciole e volgari che rimpinguano solo le pagine delle riviste di gossip. Da questo calderone bisogna trarre un’ulteriore dato ossia l’indecisione di alcuni parlamentari da sempre oppositori del governo e che ad oggi vorrebbero diventarne fidi alleati per una fittizia responsabilità nazionale. Dinnanzi a questo si ci deve porre un triste interrogativo: sarà per protagonismo o per clientelismo? La risposta è semplice in Italia è in atto soprattutto una crisi di valori dettata da coloro che ‘comandano’ la nazione, il popolo si identifica nel proprio leader e come ad uno specchio trasgredisce diventando prima emulatore poi complice ed infine elettore. Per spiegare un po in che situazione è il bel paese mi piace far riferimento al diciannovesimo capitolo del Principè di Niccolò Machiavelli che spiega le caratteristiche di cui un principe ha bisogno per domare il paese e tenersi lontano dalla gente d’intelletto che vorrebbe scacciarlo, Tra le tante saltano all’occhio il non dover essere effeminato e pauroso, ma coraggioso, grande e con molta forza di carattere impavido anche dinnanzi alle situazioni più compromettenti, liberarsi di vincoli giuridici come la magistratura la quale potrebbe provocargli ingenti danni d’immagine. Questi sono i requisiti fondamentali affinchè possa essere ammirato dai sudditi.Nota importantissima e che dalle congiure l’unico aiuto può averlo dal popolo, in quanto non sempre i congiurati rispecchiano il volere di tutti. In conclusione un principe deve stare attento a non inasprire i nobili e a soddisfare il popolo a tutti i costi in modo da tenerlo fedele nel caso qualche altro potente voglia sfiduciarlo.E’impressionante l’attualità di questa descrizione ed il come si vada a contestualizzare nel panorama politico nostrano. Manca poco e il premier lo sa e tra una tenera carezza a Bossi ed un muso duro a Fini,attende con trepidazione qualche altra pecorella smarrita che gli dica: “Mi fido di te ma tu cosa sei disposto a perdere?”









Pubblicato da Raffaele_Cecoro

Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.