Nella serata di ieri si è tenuta ad Aversa, nel suggestivo scenario dell’ex Macello, la presentazione de “Tutti santi, me compreso” ultima creatura letteraria di Luciano De Crescenzo l’evento è stato fortemente voluto dall’associazione AversaDonna “che dal 1994 si occupa di promuovere ed esaltare il ruolo della donna nel processo di crescita civile della città e di favorire l’estensione di attività culturali sul terriorio” . De Crescenzo come al solito ha cominciato la presentazione raccontando aneddoti di vita vissuta nella Napoli del dopoguerra: dalla chiamata alle armi nel 1945 alle sue storie d’amore, mettendo in risalto quanto, per esperienza di vita, “il voler bene” sia superiore e più forte dell’amare”. Entrato nel vivo della presentazione ha raccontando “Tutti i santi,me compreso” come una satira composta sul mondo “degli uomini con l’aureola”, nel corso della dissertazione ha divertito il pubblico stilando una mini classifica in cui colloca Sant’Agostino, al vertice, come suo santo prediletto e Santa Maria Goretti nelle ultime posizioni. Ha continuato spiegando che per lui c’è un po di santità in ognuno di noi, e che potenzialmente siamo tutti dei santi ma nonostante lui si ritenga un “mezzo-santo” preferirebbe il Purgatorio al Paradiso, in quanto lo reputa più divertente di quest’ultimo ed al contempo meno doloroso dell’ Inferno. Tra una chiacchiera e l’altra ha confessato che già sta lavorando ad un nuovo libro, “Foss a Maronn” una sorta di ricerca di una figura come quella della Vergine Maria in tutte le religioni del mondo. Alla fine della presentazione, si è dimostrato assai disponibile autografando copie del libro ed intrattenendosi in qualche chiacchiera scherzosa con i suoi lettori.
Inviato Raffaele Cecoro
