Ci ritroviamo qui tra le pagine di Scrigno a riscrivervi di Kleiner Flug, editore di Scarperia (FI) che pubblica fumetti dal grande valore culturale. Dopo Giotto, Verdi e tanti alti finalmente tra le loro collane arriva Dante. Alessio D’Uva, fiorentino di nascita, una notte (magari mentre tutti dormono) decide di portare lo stilnovo nel fumetto, un esperimento azzardato ma che, visto il risultato, possiamo considerare pienamente riuscito.
La storia la saprete tutti è quella che molti avranno amato altri odiato tra i banchi di scuola e tratta di quegli amori mistici, esasperati, a volte anche solo ostentati, sentimenti travagliati e talvolta non corrisposti ma ispiratori di grandi opere. E crediamo che anche nella creazione di questa novella grafica ci sia lo zampino dell’amore. Un amore profondo che l’autore nutre verso il suo concittadino e lo celebra a modo suo, con una storia fatta di immagini e parole che racconta non la classica Commedia o ancora peggio il ritrito e stuprato Inferno (che ormai è possibile trovare in tutte le salse letterarie) ma si sofferma sull’amor gentile che il padre della nostra lingua ebbe nei confronti della sua Bice, donna angelicata.
L’excursus storico si sciorina lungo la loro giovinezza e termina quando si rincontreranno, dopo la morte di lei, nel Purgatorio, da cui partiranno insieme per il Paradiso Terrestre. La particolarità di quest’opera sta nel fatto che per una volta il Sommo Poeta non si racconta ma viene raccontato attraverso gli occhi della sua amata. Quindi una chiave di lettura inedita, un Dante che perde un po’ la sua dimensione solita, onirica ed esacerbata e si trasforma in un uomo comune. I disegni di Astrid conferiscono all’opera una leggerezza che pone la storia tra sogno e realtà, un amore carnale e terreno che tende all’eterno.
[amazon asin=8898439202&template=iframe image]
Un saggio a fumetti da non perdere. Se non fosse passato San Valentino ve lo consiglieremmo come regalo, ma c’è sempre la festa della donna. Le mimose appassiscono, l’amor gentile tra Dante e Beatrice resterà in eterno. E poi nella poetica dell’Alighieri c’è tanto rispetto per il gentil sesso.