RECENSIONE|La notte che arrivò l’inverno: Musica, immagini e… Bulgakov

RECENSIONE|La notte che arrivò l’inverno: Musica, immagini e… Bulgakov

Francesco Frongia trasforma la musica dei  i Musica Ex Machina in immagini, una nuova opera di prestigio  per Kleiner Flug.

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Metti una sera a cena… un disegnatore barbuto, un quartetto jazz ed un’editore folle (nella sfaccettatura migliore che possiamo conferire all’aggettivo), cosa ne esce fuori? Beh la risposta, anche se per molti potrà sembrare poco ovvia è: un fumetto. La notte che arrivò l’inverno è, infatti, il prodotto di una collaborazione tra il disegnatore Francesco Frongia (LINK INTERVISTA) e i musicisti dei Musica ex Machina. Quello che ci siamo trovati a recensire è un volume che rievoca un vero e proprio percorso multisensoriale fatto di suoni ed immagini, il volume racconta 9 storie tratte dal romanzo il Maestro e Margherita di Bulgakov, riadattate per aderire al perfezione agli standard del fumetto e rinvigorite da una nuova traduzione curata da Nella Giacomelli

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Perchè abbiamo usato il termine “percorso multisensoriale”? Perchè questa nuova creatura edita da Kleiner Flug non è un semplice libro illustrato ma ha la particolarità di avere in allegato un CD del succitato quartetto jazz, le cui melodie sono scandite dal tratto inconfondibile del Frongia che traduce i suoni in illustrazioni morbide che sembrano rievocare il viaggio interiore che l’ascolto delle melodie produce. 

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Il disegnatore non si forza a trovare una visione collettiva bensì a mostrare ciò che sucitano e rievocano in lui quella musica e quelle storie. Spesso si commette l’errore di pensare che disegno e musica, siano arti “lontane” ma in realtà sono vicinissime e come Menadi danzanti inebriano i sensi grazie ad opere come questa. La notte che arrivò l’inverno è un’opera irriverente e fuori dagli schemi, che saltella tra i vari stili musicali e fumettistici con grazia, senza mai cadere nella pretesa di voler fare letteratura ma avente come unico obiettivo quello di tracciare la linea di un percorso ibrido ricco di sensazioni genuine, senza mai sfociare in senzazionalismi. Le immagini del Frongia non possono prescindere dalle musiche e dai testi di Bulgakov perchè scaturite da esse, costole di spartiti e pagine di romanzo. 

Passando alla fattura del volume, vi diciamo subito che è pregevolissimo, un cartonato 15×21 che racchiude 64 pagine  in bianco e nero. Un volume da collezione, consigliato agli amanti del fumetto d’autore, di Bulgakov e della buona musica. Un progetto coraggioso quello dell’editore di Scarperia, un esperimento in continua evoluzione, numerosi saranno, infatti, le iniziative ad esso legate.

 

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.