Sobrietà, povertà, FOLLIA, povertà, sobrietà…

Sobrietà, povertà, FOLLIA, povertà, sobrietà…

image_1217524411_890

Possiamo considerare i tempi attuali la chiusura di un ciclo, iniziato a mio parere oltre 70 anni, con e subito dopo la guerra. Ai tempi dei miei/vostri nonni si viveva in modo semplice, solidale, badando al sodo, seguendo, i più, la stella polare della sobrietà. Con le traversie belliche si è conosciuto un periodo di povertà risoltosi gradualmente con impegno ed investimenti. Durante quel periodo i nostri genitori hanno puntato al risparmio, a comprare casa e farci studiare per un futuro migliore. Ben presto la droga del benessere e del consumismo, propalata grandemente dai nuovi media, fecero breccia nella mentalità del paese e si cominciò a fare gli americani, come ben compresero Carosone e Nisa, scrivendo e musicando il futuro. Dalle cambiali si passò ai mutui, ai finanziamenti e, sempre più, all’usura. Dalla povertà siamo transitati all’arricchimento folle, alimentato da tutti – senza eccezioni – i mezzi di propaganda e di lavaggio del cervello. Secoli di cultura, di valori e di buon senso trascinati nel baratro della nuova droga: il successo ad ogni costo, l’apparire e non più l’essere, la prostituzione e la corruzione a tutti i livelli. Tutti i Centri di potere sono diventati Associazioni Criminali, specie le Lobby Finanziarie che controllavano e dominano l’economia mondiale. Persino le Finanze della Chiesa Cattolica hanno seguito la strada dello più sfrenato sfruttamento delle risorse, degli Stati prima e dell’intera terra dopo. Tutti se ne sono fregati di ambiente e clima, del destino di popoli, culture e tradizioni. Per troppi decenni gli Italiani si sono disinteressati a quanto avveniva fuori delle nostre case e dei confini. Ora che siamo in un sistema di ricchezze e povertà globali stiamo rendendoci conto di aver vissuto da drogati, bruciando non solo le ricchezze dei nostri padri e nonni, ma anche quelle dei nostri figli e nipoti. Ed ora cominciamo a ribellarci alla schiavitù dei nuovi padroni: la Criminalità Organizzata ( le varie Mafie ) e la Criminalità Legalizzata ( Lobby Finanziarie, Partiti, Governi etc.). Le famiglie povere in Italia crescono a milioni, come i giovani disoccupati e gli Italiani di media età che perdono lavoro e non lo trovano più, non potendo accedere ad ammortizzatori. In questo periodo continuano ad arricchirsi i soliti parassiti: quelli della Politica, delle Caste e dei Clan malavitosi. C’è voluto l’attuale Papa per indicare, prima di tutti ai suoi Vescovi e Cardinali, la via della sobrietà. Il nostro futuro si colorerà di rosa e di luce solo liberandoci dallo smarrimento della ragione e della saggezza, dalle infinite schiavitù e servitù imposte agli Italiani consumatori ed utili idioti. Dobbiamo ritrovare la via della Cultura, delle Arti e dei Mestieri, dell’Innovazione e della Tecnologia rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, del vivere del proprio lavoro, ponendo fine al campare sulle spalle dei fessi, impoveriti e depressi da tasse, scippi, pizzi ed imbrogli di ogni tipo. I nostri figli e nipoti vivranno in un’Italia più sobria e ricca quando avremo trovato il coraggio di far pagare i danni a coloro che ci hanno rovinato. La ricrescita si ha abolendo caste e privilegi, obbligando i custodi della Legge a dimostrare quotidianamente il loro impegno nel far rispettare poche leggi, chiare, essenziali, inequivoche. L’Impero Bizantino è stato distrutto secoli fa. Quello odierno, criminale e corruttore, va dissolto con una ritrovata coscienza civile continuativa, non a fasi alterne, liberati dalle illusioni dei demagoghi di turno. L’unico padrone degli Italiani è la Civiltà che hanno edificato da millenni i nostri Antenati e che noi abbiamo calpestato o sotterrato. Non abbiamo bisogno di alcun salvatore della patria ma solo del nostro coraggio civile.

Gennaro Mariniello





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.