Società Editrice Dante Alighieri|I Carmi scelti di Catullo a cura di Raffaele Cantarella

Società Editrice Dante Alighieri|I Carmi scelti di Catullo a cura di Raffaele Cantarella

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Un nuovo gradito omaggio ci giunge dalla Società Editrice Dante Alighieri, casa editrice che sarà di sicuro molto nota a chi frequenta o ha frequentato un liceo classico. Infatti è da oltre un secolo che la Dante Alighieri si occupa della pubblicazione di testi scolastici, riviste, collane editoriali e dizionari ( Il famoso dizionario di greco Rocci) accomunati da un altissimo livello qualitativo garantito dall’impronta di serietà tramandata fin dalla fondazione avvenuta nel 1895.

Oltre 100 anni di esperienza quindi, e una forte vocazione alla cultura e allo studio hanno fatto si che la Dante Alighieri ad oggi sia una delle case editrici che maggiormente è entrata nelle case degli italiani grazie ai suoi prodotti editoriali.

Gli ultimi cinquantanni sono stati guidati dalla famiglia Spinelli, da sempre nel campo dell’editoria, che ha ulteriormente dato lustro e stimolo a una realtà già consolidata.

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Come da titolo oggi ci troviamo a recensire una raccolta di Carmi di uno dei poeti forse più irriverenti del mondo latino, Catullo. La raccolta di carmina di Catullo ha un significato pratico per il poeta, ma uno scarso senso unitario attuale. Se si dovesse suddividerla nel numero minore possibile di sottoinsiemi dotati di una certa organicità interna, la divisione sarebbe, come indicata dallo stesso autore, tra le nugae, le “cose di poco conto”, ricchi di originalità, ma assai grotteschi e prevalentemente incentrati su Lesbia, e i carmina docta, di stampo classico,  più lunghi ed eruditi dei primi, più vicini all’idea comune di produzione poetica.

I nugae vanno dal carmina 1 al 60, i docta dal 61 al 68.

Vi è poi una terza parte, assimilabile per tematica a quella delle nugae, e tuttavia composta da epigrammi di distici elegiaci (quindi con una metrica più misurata e composta delle nugae), che va dal carme 69 al 116 finale.

Esaminando alcuni esempi significativi delle varie categorie, ho scelto per la prima il celeberrimo “Vivamus atque amemus”: imperniato appunto sull’amore tra il poeta e Lesbia, il carme fa trasparire il carattere impulsivo e passionale di Catullo, forse potremmo dire epicureo. Leggiamo del suo disprezzo per la vecchiaia, acida ed invidiosa, della sua volontà di abbandonarsi al sentimento e di nutrirsi di questo. Per la seconda categoria di carmina cito il “Le nozze di Peleo e Teti”, che riprendendo un mito greco, utilizza la tecnica dell’ekphrasis, cercando nel mito stesso il pretesto per raccontare un’altra vicenda, quella di Arianna che venne abbandonata da Teseo. In questo modo, con raffinatezza e vera bravura poetica, Catullo contrappone in modo esemplificativo la fedeltà, tema del racconto principale e di cornice, all’infedeltà, tema del frammento di mito citato incidentalmente. Come simbolo degli epigrammata non si può evitare in alcun modo l’ “Odi et amo”. Qui scompare del tutto il Catullo storico, che oltre a parlare di Lesbia, si lamenta costantemente della decadenza della società e della corruzione morale dei suoi coevi; inizia la poesia assoluta, un po’ ermetica e moderna, che si occupa di racchiudere in poche righe un preciso sentimento umano. E quale è più forte del profondo contrasto tra amore e odio, quando l’oggetto amato sfugge, ma non per questo lo si può abbandonare? Nel Liber di Catullo c’è tutto ciò: storia, sociologia di una società decadente, poesia raffinata e classicheggiante, poesia moderna e senza tempo.

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Quello che abbiamo sfogliato non è un testo dal valore puramente scolastico, infatti ha anche i contorni di un saggio accessibile a chiunque abbia il piacere di interessarsi alla lettura dei grandi classici della letteratura antica, infatti le note biografiche e la lunga, ma tuttavia mai prolissa, introduzione rendono semplice ed immediato l’approccio ai testi .

Ogni carme è introdotto da una ampia descrizione e le note sono intrise di riferimenti allo stile e alle figure retoriche che si incontrano nei brani , fornendo così non una semplice e sterile traduzione ma una analisi maniacalmente approfondita dei brani curata con dovizia di particolari da Raffaele Cantarella, noto grecista e Mario Pinto.

Concludiamo ricordandovi che Carmi scelti fa parte della collana TRADITIO 2013, che si divide in due filoni quello latino (Copertina in rosso) e quello greco (Copertina in blu)  e raccoglie tutto il meglio dei grandi autori antichi.

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Vi rimandiamo allo SHOP ONLINE della Società Editrice Dante Alighieri per visionare il catalogo completo della collana Traditio e acquistare i volumi direttamente ONLINE. LINK





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.