Will e Kate le nozze del secolo…

Will e Kate le nozze del secolo…

… che nascondono una realtà poco gradevole

 

Circa una settimana fa,  nella celeberrima abbazia di Westminster, si sono celebrate le cosiddette “nozze del secolo”, tra il principe William d’Inghilterra e la “borghese” Kate Middleton. L’evento è stato un’ottima mossa di marketing da parte della corona Britannica, infatti,  con questo matrimonio l’indice di gradimento, lo stesso che si usa per la valutazione dei programmi tv, è salito vertiginosamente, consolidando l’importanza della real house per i sudditi, riempiendo le casse reali. Negli ultimi anni, a seguito di una nuova politica di austerità finanziaria intrapresa dal governo d’oltre manica, la provvigione reale era stata ritoccata al ribasso e rischiava ulteriori tagli, ciò era avvenuto senza troppi problemi perché il popolo si mostrava indifferente alle sorti di una famiglia reale, che era stata travolta da innumerevoli scandali, e che si era disamorata delle sorti dei Windsor, a tal punto, che molti sostenevano una politica di tagli ancora maggiori, ma con la preparazione di questo evento, che tra l’altro è stato un tocca sana per il turismo inglese, tutto sembra dimenticato. L’elemento più strano e che dovrebbe far riflettere, si collega all’estremo sforzo fatto dai media italiani nel documentare le nozze, con investimenti di uomini e mezzi paragonabili solo a un grande evento sportivo, come se in qualche assurdo modo ciò riguardasse anche noi. Il tutto è giustificato dalla morbosa attenzione che i nostri connazionali dedicano alle notizie “spazzatura”, non dimentichiamo che solo in Italia programmi come GF hanno superato il decennio di vita, mentre nel resto del mondo non hanno valicato la quarta edizione, e pur sembra eccessivo, per giustificare tanto sforzo ed impegno. Sembra bizzarro che Tg seri come il TG1 oppure il TG5 hanno dedicato al principe spelacchiato e alla sua arrivista consorte qualcosa come 7/8 minuti sui ventotto disponibili, mentre alla nuova stratta fiscale che colpirà noi italiani pochi secondi, o nulla. Viene quasi da pensare che il tutto sia frutto di un’accurata scelta politica – informativa, cercare attraverso la storia reale di evitare di parlare di realtà estremamente problematiche, che stanno attanagliando il paese. Forse la possibilità, che attuale sistema informativo, per lo meno la maggioranza di esso, giacché Rai e Mediaset rappresentano circa 80% del circuito  divulgativo, sia nelle mani di un solo uomo, che  domina le due aziende da un lato con il potere politico e dall’altro con quello economico, possa comportare una scelta che vada a nascondere la reale situazione, per evitare o comunque limitare i problemi all’attuale presidente del consiglio. Certo diffondere notizie che indicano che i paesi europei vicini si stanno arricchendo sulle migliori menti italiane, oppure che attualmente il 30% dei politici è stato condannato per crimini legati alla corruzione e alla concussione potrebbe creare qualche problemino di popolarità, quindi meglio concentrarci su William e Kate o sulla poverina assassinata  di turno, piuttosto che affrontare la realtà di una crisi oramai viscerale che pervade dalle fondamenta un paese corrotto e marcio in tutti i suoi strati? Comunque sia, come disse un grande italiano, ai posteri l’ardua sentenza.

Garofalo Ivano

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.