Diretta Maturità 2013| Seconda prova: Tracce e svolgimento versione di Latino, compito di matematica, e tutto sugli altri indirizzi!

Diretta Maturità 2013| Seconda prova: Tracce e svolgimento versione di Latino, compito di matematica, e tutto sugli altri indirizzi!

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Ancora su Scrigno dopo il successo della Diretta della prima giornata torniamo con la diretta per la seconda prova, ricordiamo mentre la prima è uguale per tutti questa seconda invece è diversa per ogni indirizzo.

Sono assai preoccupati gli studenti del classico si aspettano la traccia sarà su Tacito.

Chi affronterà temi di pedagogia o di alimenti punta ancora fiducioso sull’attualità, su possibili tracce riguardanti la violenza sui bambini -un tema tristemente ricorrente – suOGMdiete e contaminazione.

Per gli studenti di ragioneria è scontato il bilancio.

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Classico: versione di Latino >>
Scientifico: Matematica >>
Linguistico: Lingua straniera >>
Pedagogico: Pedagogia >>
Artistico: Disegno geometrico, Prospettiva e Architettura >>

Ragioneria: Economia aziendale 
Geometra: Tecnologia delle costruzioni
Turismo: Lingua straniera
Alberghiero: Alimenti e alimentazione 
Servizi sociali: Psicologia generale e applicata
Meccanico: Macchine a fluido

[PREMI F5 PER AGGIORNARE LA DIRETTA]

12.27 MATEMATICA COMPLETA

12.11 Economia aziendale SVOLTA

LE STRATEGIE AZIENDALI E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
1) La strategia è un sistema di scelte relative alle risorse da impiegare e alle azioni da
intraprendere affinché l’azienda possa raggiungere i proprio obiettivi di lungo termine;
2) Il vantaggio competitivo è la capacità dell’azienda di distinguersi dalle altre e di superarle
nelle preferenze dei consumatori;
3) La pianificazione strategica è i processo con il quale si definiscono gli obiettivi di lungo
termine dell’impresa e si elaborano le strategie che consentono di conseguire gli obiettivi
stessi;
4) Il processo di pianificazione strategica si concretizza nelle seguenti fasi:
– Stabilire la missione dell’azienda
– Stabilire gli obiettivi di lungo termine (redditività, sviluppo, leadership, sociali,
equilibrata struttura finanziaria
– Stabilire gli obiettivi di breve termine sono i traguardi intermedi che l’azienda vuole
raggiungere
5) La analisi dell’ambiente esterno si concretizzano attraverso;
– l’analisi dell’ambiente generale
– l’analisi di mercato
6) La analisi dell’ambiente interno è relativa a:
– analisi della redditività del capitale
– analisi della struttura dei costi
– analisi della struttura finanziaria
– analisi del portafoglio [email protected] www.controcampus.it
– analisi della struttura organizzativa
– analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza
7) I fattori critici di successo sono le variabili su cui si può agire e che possono incidere in
modo consistente sulla posizione competitiva dell’azienda;
8) La strategia si articola a tre differenti livelli:
– strategie di gruppo (di consolidamento e di sviluppo)
– strategie prodotto/mercato (in queste il problema prioritario è a chi indirizzare l’offerta e
che cosa offrire)
– strategie funzionali, quelle cioè che hanno come obiettivo prioritario la massimizzazione
della produttività delle risorse, a questo livello si parla di strategia finanziaria, di marketing,
di produzione, di ricerca e sviluppo, delle relazioni industriali, del personale ecc.;
9) Per comunicare e condividere le strategie è necessario formalizzare il processo di
pianificazione attraverso strumenti che consentano di tradurre in termini economici,
finanziari e patrimoniali le strategie adottate;
10) I piani sono gli strumenti con cui si formalizza il processo di pianificazione (obiettivi,
risorse, azioni; i piani generalmente ha valore compreso fra i tre e i cinque anni); essi
possono essere:
– piani di funzione
– piano aziendale
– piano economico
– piano patrimoniale
– piano degli investimenti
– piano finanziario
La pianificazione di marketing opera a due livelli, strategico [email protected] www.controcampus.it
Il piano strategico di marketing definisce, tenendo conto dei vincoli imposti dalla “mission” e
dalle compatibilità evidenziate dal business plan, la direzione verso cui si muoverà la politica
commerciale dei prossimi anni, mentre il piano operativo si pone come obiettivo quello di
raggiungere, anno dopo anno, obiettivi concreti, specifici e misurabili che siano in linea con le
strategie definite.
Nel piano strategico si potranno indicare generalmente quali mercati sono percepiti come più
potenziali, quali linee di prodotto dovranno essere spinte con decisione e quali progressivamente
abbandonate, quali segmenti di clientela andranno incrementati, con quali canali distributivi si
dovranno ricercare accordi di partnership, ecc…
A condizionare le scelte saranno gli obiettivi della proprietà, le disponibilità di tecnologia e risorse
produttive, la situazione finanziaria e creditizia, l’evoluzione generale del mercato e della
legislazione, l’eventuale apertura di nuovi mercati, la creazione di nuove linee di prodotto.
Lo strumento principale di pianificazione strategica è l’analisi S.W.O.T.
L’acronimo si decodifica in Strenghts (forze) Weaknessess (debolezze), cioè punti di forza e
debolezza dell’azienda rispetto ai concorrenti, e Opportunities (opportunità) Threats (minacce), cioè
andamento favorevole o sfavorevole nell’evoluzione attesa del mercato.
In realtà si analizza prima l’andamento del mercato, e poi la situazione dell’azienda in rapporto
all’andamento previsto: l’inversione dell’acronimo è dovuta solo al fatto che altrimenti la sigla
risulterebbe impronunciabile.
In concreto, si tratta di eseguire un’analisi dello scenario competitivo prevedibile identificandone i
cambiamenti e i trend, valutare se i cambiamenti previsti rappresentino opportunità o minacce per
l’azienda, e dedurne le linee strategiche migliori per essere pronti a gestire la situazione attesa.
Dall’analisi strategica emergono decisioni destinate a “pilotare” la politica produttiva, finanziaria,
gestionale, e naturalmente commerciale, dell’azienda negli anni [email protected] www.controcampus.it
Naturalmente, visto che la situazione esterna è in continuo mutamento, anche le scelte strategiche
dovranno essere verificate e messe a punto ma, visto l’impatto notevole che ha un cambiamento di
orientamento strategico, cambiate solo dopo qualche riflessione.
Appare evidente la difficoltà nel redigere un piano operativo senza avere almeno una indicazione
delle linee di azione che si intenderanno seguire nei prossimi anni.
Una definizione esplicita della linea strategica è infatti necessaria: se le direttrici strategiche non
sono state definite e comunicate con chiarezza, la pianificazione operativa (ma anche il
comportamento quotidiano dei managers) rischia di muoversi senza una direzione precisa,
inseguendo le opportunità del momento, con dispersione di risorse e nel complesso perdita di
efficacia.
Sotto, l’esempio di una dichiarazione di orientamento strategico, quale potrebbe ad esempio essere
presente all’inizio del piano di marketing. Si tratta di una dichiarazione estremamente dettagliata e
precisa, quale nella realtà si riscontra raramente, ma utile come modello.

11.43 Problema Matematica PARTE I – PARTE II – PARTE IIIPARTE IV

11. 30 Ecco la traduzione della traccia di inglese sul Il Grande Gatsby per il liceo linguistico 

“Nelle notti estive mi giungeva la musica dalla casa del mio vicino. Nei suoi giardini azzurri uomini e donne andavano e venivano come falene fra bisbigli e champagne e stelle. Durante l’alta marea del pomeriggio, guardavo i suoi ospiti tuffarsi dal trampolino o prendere il sole sulla sabbia calda della spiaggia privata, mentre i suoi due motoscafi fendevano le acque dello stretto, rimorchiando acquaplani tra cascate di spuma. Nei giorni dei week-end la sua Rolls-Royce diventava un autobus e dalle nove del mattino a notte avanzata trasportava compagnie intere dalla città e ritorno mentre il suo furgoncino scorrazzava come un vivace insetto giallo per trovarsi all’arrivo di tutti i treni.

Di lunedì otto domestici, compreso un giardiniere supplementare, lavoravano tutto il giorno con redazze e spazzoloni e martelli e forbicioni a riparare i danni della notte precedente.

Ogni venerdì cinque casse di arance e limoni arrivavano da un fruttivendolo di New York; ogni lunedì le stesse arance e gli stessi limoni uscivano dalla porta di servizio in una piramide di bucce senza polpa. In cucina vi era una macchina che spremeva il sugo di duecento arance in mezz’ora, purché il pollice di un maggiordomo premesse duecento volte un dato bottoncino.

Almeno una volta ogni quindici giorni un’intera squadra di fornitori arrivava con centinaia di metri di tela e lampadine colorate sufficienti a trasformare il giardino enorme di Gatsby in un albero di Natale. Sulle tavole dei rinfreschi, guarnite di antipasti scintillanti, i saporiti prosciutti al forno si accatastavano, coperti da insalate dai disegni arlecchineschi insieme a porcellini e tacchini ripieni, trasformati come per magia in oro cupo. Nel salone principale era impiantato un bar con un’autentica ringhiera di ottone, stracarico di gin e di liquori e di cordiali di marche dimenticate da tanto tempo che quasi tutte le invitate erano troppo giovani per poter conoscere.

Alle sette è arrivata l’orchestra, non una cosetta di cinque elementi, ma un intero mucchio di oboe e tromboni e sassofoni e viole e cornette e flauti e tamburi grandi e piccoli. Gli ultimi bagnanti sono ritornati dalla spiaggia e stanno vestendosi disopra; le macchine arrivate da New York sono disposte su cinque file lungo il viale; già le sale e i saloni e le verande sono sgargianti di colori e di pettinature nuove e strane e di scialli che superano i sogni di un castigliano. Il bar è in piena attività, e le ronde fluttuanti di

cocktails permeano il giardino, finché l’aria risuona di cicalecci e risa e frasi di convenienza e di presentazione subito dimenticate e di incontri entusiastici tra donne che non si conoscevano neanche di nome.

Le luci diventano più festose mentre la terra si nasconde al sole, l’orchestra suona gialla musica da cocktail e il coro delle voci raggiunge un tono più alto. Il riso che si fa più facile di minuto in minuto, viene profuso con prodigalità, donato a ogni parola gioconda. I gruppi si trasformano più rapidamente, si allargano con i nuovi arrivi, si sfanno e rifanno nell’attimo di un respiro; già ci sono le ragazze che si aggirano qua e là tra altre più salde e più ferme, diventano per un rapido momento gioioso il centro di un gruppo, e poi, eccitate dal trionfo, proseguono tra i volti e le voci e i colori mutevoli come il mare sotto la luce sempre cangiante”

10.43 Problema Matematica PARTE I – PARTE II

10.02 FOTO TRACCE DEI VARI INDIRIZZI

09.23 VERSIONE DI LATINO TRADUZIONE COMPLETA E DEFINITIVA LINK

09.05 Già da qualche minuto abbiamo pubblicato testo e una bozza di traduzione della versione LINK

08.54 NUOVE CONFERME Per il classico sembra che la versione sia un brano di Quintiliano preso dalla INST, ORATOR. LIB. X, 1. 21

08.50 ESTRATTO VERSIONE LATINO  Homerus omnibus eloquentiae partibus exemplum et ortum dedit. Non solum poetica, sed etiam oratoria virtute eminentissimus fuit; utriusque operis ingressu in paucissimis versibus legem proemiorum constituit. Nemo narrat brevius quam Homerus, nemo significantius. Omnes et omni genere eloquentiae superavit Homerus, epicos poetas praecipue: nam in materia simili clarissima est comparatio.

08.44 Nuove conferme su Quintiliano sembra che il testo della versione sia Omero maestro di eloquenza

08.41 Ci è appena giunto  un messaggio sulla nostra pagina Facebook si parla di Quintiliano per il Classico

08.40 Arrivano i Prof di Scrigno in Redazione, sarà una mattinata molto dura per loro

07:46 Noi ci siamo: tutto è pronto nella redazione di Scrigno per seguire con voi la diretta della seconda prova della maturità 2013. Gli svolgimenti di tutte le prove che caricheremo LIVE





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.