RECENSIONE| Il Muretto di Céline Fraipont e Pierre Bailly

RECENSIONE| Il Muretto di Céline Fraipont e Pierre Bailly

Il disagio giovanile della tredicenne Rosie che si trova ad affrontare da sola tutti quei dubbi e quelle paure che, prima o dopo, tutti abbiamo vissuto durante l’adolescenza.
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Oggi sulle pagine di Scrigno siamo felici di scrivervi di un volume che abbiamo divorato in una manciata di giorni si tratta de Il Muretto di Céline Fraipont e Pierre Bailly edito in Italia da Eris Edizioni, una casa editrice torinese nata da un’esigenza, una volontà, un bisogno di libertà coincidente col rispetto della diversità.

Tornando al volume in esso sono narrate le vicissitudini adolescenziali di Rosie, una ragazzina francese che si trascina ogni mattina sino a scuola e sempre più decide di marinarla. Se ne torna a casa ad annoiarsi nel tentativo che il tempo passi. Il tempo a tredici anni è un concetto strano. Soprattutto dopo che i suoi genitori l’hanno lasciata sola a doverlo gestire. La madre ha seguito all’estero un altro uomo e il padre lavora fuori città per lunghi periodi. I giorni passano tutti uguali e Rosie calcola la distanza tra le proprie esigenze e il mondo che c’è fuori.
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Poi incontra qualcuno che la capisce, con le sue ansie e le sue incertezze. Stare in silenzio ore ad ascoltare la Mano Negra e i Bauhaus tra i poster dei Crass e di Robert Smith e percepire l’inquietudine che accompagna la trasformazione della propria identità. Rosie non sa come si fa a non sentirsi estranea e inadatta. Ma oltre la musica, oltre i dischi, c’è un modo diverso di vivere, stando ai bordi del mondo. Guardando dritto davanti a sé.
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Quelle che vi abbiamo riportato sono le parole della sinossi, e queste al termine della lettura potranno non essere considerate universalmente giuste. La sinossi infatti, sarà l’atto conclusivo, saremo noi a doverla riscrivere lasciandocela dettare dalle sensazioni ed emozioni che ha suscitato in noi  questa storia e nella formulazione di una esegesi grande spazio avrà la nostra esperienza di adolescenti. Potremmo guardare Rosie con commiserazione oppure identificarci in lei e forse la grandezza di questo lavoro è insita proprio in questa libera interpretazione lasciata al lettore a cui gli autori sembrano chiedere: A 13 anni cosa è stato per voi il tempo?
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La trama è belle ed intensa e rievocativa, accompagnata da un disegno forte ed essenziale che sembra danzare con l’atmosfera incerta della storia. Ottime le citazioni musicali. Perfetta l’edizione sia come stampa che per la scelta ottima della carta di eccelsa grammatura.
L’autore, il succitato Céline Fraipont sembra ispirato dal fumetto di matrice franco-belga infatti scovando nella sua vita si scopre che è nato a Bruxelles nel 1974. Di professione faceva il fioraio ed entrò in contatto col mondo dei fumetti grazie a Pierre Bailly che incontrò a Liegi nel 1996. Dieci anni più tardi , dopo alcune sceneggiature cominciò a lavorare nella letteratura per l’infanzia, settore per cui scrive ancora oggi.
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Consigliato a chi ama le storie di formazione non convenzionali e ai collezionisti.

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.