RECENSIONE| Markus Zusak ci racconta la “Storia di una ladra di libri”

RECENSIONE| Markus Zusak ci racconta la “Storia di una ladra di libri”

Oggi tra le pagine di Scrigno – Scrittori in Orbita vi recensiamo il libro che ha ispirato il film di  Brian Percival, con protagonisti Sophie NélisseGeoffrey Rush ed Emily Watson.

In redazione nelle scorse settimane ci è giunto un assoluto capolavoro, così ci piace definire “Storia di una ladra di libri(conosciuto prima del film con il vecchio titolo“La bambina che salvava i libri”) , romanzo storico frutto del genio letterario dello scrittore australiano Markus Zusak, già noto tra gli scafali dei best seller per il suo “The Messenger (2002)” . Il volume è edito da Frassinelli, storica casa editrice italiana, fondata nel 1931 da Carlo Frassinelli, tipografo alessandrino trasferitosi a Torino nel 1913, in tempi più o meno recenti (1982) il marchio viene acquistato dalla Sperling & Kupfer editore noto soprattutto per la pubblicazione dei romanzi di Nicholas Sparks.


Dopo questa doverosa parentesi passiamo al libro, il cui filone conduttivo è di sicuro di stampo drammatico,  tagliente come un bisturi chirurgico e pungente come la più velenosa delle spine.
Liesel Meminger, la protagonista, non ruba solo libri,  ruba il cuore e  un pezzo di anima. Con una differenza: i libri se li tiene,  cuore ed anima, invece li restituisce al lettore più ricchi, completi, e rigenerati.

Ogni personaggio trasferisce  qualcosa di diverso, ognuno di essi riesce a stupire con gesti apparentemente banali, ma che diventano grandi gesti,  se contestualizzati al tempo della Germania nazista, dove odio e orgoglio sono stati amplificati all’ossessione. Tutti i protagonisti di questo viaggio portano con essi  valigie piene di emozioni, di cui il lettore si nutrirà nel corso della lettura e di cui avrà bisogno per affrontare questo viaggio così intenso.
Numerosi sono stati i riconoscimenti internazionali, il New York Times, ad esempio, ha scritto: “Il tipo di libro che ti cambia la vita”. Per molti che ci hanno scritto è stato così, c’è qualcuno che da quando ha terminato questa lettura, dice di aver maturato una nuova consapevolezza nei confronti della morte, addirittura benevola, quasi come se si aspettasse che essa abbia nella maggior parte dei casi buone intenzioni. Il britannico The Guardian ha invece scritto: “… un romanzo magnifico che si fa leggere tutto d’un fiato”. Su questa affermazione non siamo d’accordo, “Storia di una ladra di libri” va “vissuto” a piccole dosi. Liesel Meminger ci è sembrata una sorta di Anna Franck raccontata da un narratore esterno (la Morte), che guarda e racconta senza dare interpretazioni, descrivendo con dovizia di particolari solo ciò che vede. Un libro che ci sentiamo di consigliare a tutti coloro amano il romanzo storico, le storie drammatiche ed i libri in senso più gennerico.

VOTO 9

TRAMA

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte – curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona – “Storia di una ladra di libri” è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.