Una nuova bellissima storia a fumetti giunge sulla scrivania della nostra redazione, Martino Di Loreto, volume rilegato con pagine lucide edito da Scritturapura.
Le vicende sono ambientate nel Medioevo. Un Medioevo riprodotto nelle affascinanti tavole di Luigi Piccatto e dei suoi collaboratori, che hanno saputo confezionare un prodotto pregevolissimo per qualità visiva e godibilissima lettura.
Su quest’ultima hanno avuto il fantastico appoggio di una eccellente penna che corrisponde al nome di Renato Bordone, docente di storia medioevale presso l’Università di Torino,una lettura sciorinata con passione lungo una trama ricca, intelligente, e con gran rigore scientifico.
Il volume è stato pubblicato nel Maggio del 2006 con il supporto della Regione Piemonte, in complicità con l’allora presidente della Comunità collinare, Luigi Solaro, ex sindaco di Costigliole d’Asti.
Il volume consta di 60 tavole a colori, cartonato formato francese, nasce come messo originale ed alternativo per render nota al più vasto pubblico possibile, scolastico e non solo, la storia dei sette paesi della Unione Collinare Tra Langhe e Monferrato. (Calosso, Canelli, Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Moasca, Montegrosso d’Asti).
Una scelta azzeccatissima e conforme alla nostra idea, secondo la quale il linguaggio del fumetto è il più adatto mezzo per l’ apprendimento della conoscenza storica.
IL DISEGNATORE
Il progetto grafico è frutto della straordinaria ‘matita’ di Luigi Piccatto, che per chi non lo conoscesse è un membro autorevole della scuderia Bonelli, infatti ha disegnato anche il celebre fumetto Dylan Dog.
LO SCENEGGIATORE
Renato Bordone, docente di storia medievale, scrive un’avventura fantastica basata però su fonti originali, le quali fanno da appendice al volume, che, sotto il profilo storiografico, resta assai rigoroso e attendibile, quasi quanto un saggio di storia.
“Affidare la sceneggiatura di una storia a fumetti a uno storico di professione comporta sempre qualche rischio. Il principale è quello che, pur in una trama sostanzialmente di fantasia, l’autore chiami i suoi protagonisti con nomi e cognomi che sono nomi e cognomi di personaggi veramente esistiti, illudendosi di dare vita e sangue – o meglio inchiostro e colori – a tracce di esistenza lasciate sulle pergamene di oltre ottocento anni fa. I luoghi, d’altra parte, sono gli stessi, dopo tanti secoli: colline, boschi, vigneti che, pur con le inevitabili trasformazioni imposte dal tempo, sono rimasti dove erano. Così, a sud del Tanaro, il bric Lu continua a dominare il paesaggio, come lo dominava nel medioevo. Se dunque è verosimile che gli uomini del Duecento abbiano calpestato la stessa terra e abbiano guardato i medesimi orizzonti, perchè non provare a rimetterceli, non provare a ridare parvenza di vita a chi ha lasciato comunque una traccia del suo passaggio in quel territorio e di cui le carte ci hanno trasmesso il nome? Oggi puri nomi, perpetuamente conservati nel “Codex Astensis”, ma allora persone collegate con altre persone, inserite nel complesso gioco dell’esistenza reale, con gli eroismi e le meschinità di ciascun uomo che attraversa la fatica di esistere, non importa in quale secolo gliene sia toccata la sorte. Certo, su un’operazione del genere incombe il costante pericolo di generalizzare, di attribuire situazioni e sentimenti attuali a una società che era invece profondamente diversa, irripetibile e forse anche incomprensibile oggi, ma – in fondo – è lo stesso sforzo che lo storico compie quotidianamente nel cercare di comprendere ‘dal di dentro’ il passato, creando l’indispensabile allontanamento dal presente.”
LO CONSIGLIAMO A …
Agli amanti della storia, del medioevo e a tutti coloro che vogliono una lettura piacevole ma al contempo educativa. Ci sentiamo anche di consigliarlo ai collezionisti che vogliono sempre alla ricerca di volumi pregiati da inserire nelle proprie collezioni.
