Perdere peso: come riuscirci in modo intelligente?

Perdere peso: come riuscirci in modo intelligente?

Finalmente l’estate è arrivata: sole, mare, spiaggia, tintarella. Però, si sa, non tutti con l’arrivo del tanto atteso mese di giugno sono al massimo della loro forma e soprattutto pronti alla tanto temuta “prova costume”. Ma come riuscire a risolvere questo preoccupante problema estetico? Semplice (o forse no): facendo una bella dieta! Ma quale scegliere? E’ ormai palese che in questo periodo critico nascono diete come funghi, a volte equilibrate e salutari, altre volte strampalate e dannose per il nostro organismo.
Quindi da quale iniziare? Si potrebbe provare la famosa Cronodieta, la dieta che agisce secondo la diversa capacità del nostro organismo di smaltire le sostanze ingrassanti nei diversi momenti della giornata: questa prevede di consumare carboidrati al mattino, verdure e cereali a pranzo e uova, latticini e carne a cena, intervallato il tutto da spuntini a base di frutta. Sembrerebbe interessante come dieta, se non fosse per il fatto che la Cronodieta non stabilisce una determinata quantità di cibo da assumere, quindi il buon esito della dieta dipende solo da noi e dal nostro buon senso nel dosare il cibo; ma sinceramente, non tutti davanti al loro piatto preferito riescono a fare porzioni definibili adeguate ad un regime alimentare sano, quindi forse è meglio cambiare direzione.
Si potrebbe provare a dimagrire con un’altra dieta che ultimamente va molto di moda, e cioè la dieta a punti, che prevede l’attribuzione di un determinato punteggio ad ogni tipo di alimento e l’istituzione di una soglia massima di punteggio da non poter superare; la dieta consiste appunto nello scegliere tutti i cibi da consumare in giornata tenendo conto che la somma dei loro punteggi non deve superare il limite massimo prestabilito, che è fissato a 350 punti e non dipende da caratteristiche soggettive quali peso, altezza o età del soggetto; è ovvio che nella tabella dei punteggi gli alimenti più grassi e meno salutari possono arrivare a costare anche 248 punti come la sugna, mentre invece alimenti più magri possono anche avere un valore di 3 punti, come un fior di zucca. Da un lato può essere considerata una dieta vantaggiosa, in quanto permette a ognuno di noi di creare il proprio menù personalizzato scegliendo i cibi che più preferisce, però se si pensa che un cucchiaino di olio di oliva arriva a costare 250 punti, si comincia a capire quanto questa dieta sia dura!
E queste potremmo definirle le meno peggio tra tutte le tipologie di regimi alimentari diffuse, in quanto ci sono alcune diete che possono risultare davvero distruttive, come la dieta del minestrone, che prevede il consumo ininterrotto per due settimane al massimo di minestrone di verdure, thè e succhi di frutta non zuccherati; due settimane senza vedere nient’altro che verdure e alimenti di natura vegetale, portando poi il soggetto ad una sana voglia di abbuffarsi di qualsiasi cosa che non sia minestrone passate le due settimane! Oppure diete dalle basi discutibili, come la macrobiotica, fondata sul concetto filosofico dello yin e yang (già l’unione di un’ideologia, e quindi di un’astrazione, ad una dieta che è un qualcosa di concreto fa avere seri dubbi sull’efficacia di questa!), le quali sono due entità duali in cui si identificano tutti gli elementi dell’universo, e su questo dualismo e sul mantenimento dell’equilibrio tra queste due forze si fonda appunta la macrobiotica, in quanto ogni cibo appartiene o allo yin o allo yang a seconda di canoni stabiliti riguardo il loro sapore (amarezza dolcezza, asprezza ecc.) e se consumato deve essere in qualche modo controbilanciato da un elemento di forza opposta…
Ma quindi come regolarsi? Se proprio bisogna fare una dieta, quale scegliere?
La dieta finora consigliata e ritenuta migliore perchè efficace e preventiva per malattie cardiovascolari è quella mediterranea, una dieta cioè costruita sugli usi alimentari delle popolazioni del bacino del mediterraneo; questa si basa soprattutto sul consumo dai cereali e derivati, ma anche di frutta e verdura, di pane, pesce, di alcool (con moderazione) e, cosa importantissima, di olio di oliva, in quanto è stato studiato che questo riesce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue, e quindi permette alle popolazioni mediterranee un’alimentazione più sana seppure consumino lo stesso quantitativo di grassi della popolazione americana, che è però molto più a rischio di malattie cardiovascolari; ma non solo, un regime alimentare equilibrato come quello mediterraneo protegge anche dal lento declino del cervello dovuto alla vecchiaia, dall’Alzheimer o dal Parkinson, o addirittura dal cancro.
Insomma, la dieta mediterranea è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO per le sue incredibili proprietà, ed è pertanto la migliore delle diete da seguire, la più salutare ed equilibrata, per tutti quelli che vogliono ritrovare il loro peso ideale senza stressarsi più di tanto mangiando solo verdure oppure seguendo complicate ideologie o chissà quali altre limitazioni.

 

Luigi Izzo





Pubblicato da Luigi_Izzo

Nato a Castellammare di Stabia, fin da bambino coltiva la sua passione per la letteratura, leggendo di tutto. Studente di scienze della comunicazione, adora la musica, in particolare il rock dei Nirvana