La storia dura, violenta di due infanzie rubate. Nella Turchia dei giorni nostri, le vite di Derdà e Derda (undicenni) si incrociano nel loro sguardo in un cimitero di Istanbul per non incontrasi mai più fino a un finale di speranza e riscatto. Visti gli ingredienti non aspettatevi, dunque, una Istanbul levigata e divertente, non aspettatevi una storia accomodante ed esotica.
Questo romanzo non risparmia niente e nessuno: oriente, occidente, vecchie e nuove generazioni. Con una scrittura agile e feroce, Gunday regala una storia di lotta, odio e amore senza facili moralismi e allontanandosi spietatamente dagli stereotipi. Ci sono scene forti, dure, dolorose ma necessarie. Il libro ci mette alla prova, ci maltratta costringendoci a fare i conti con la società contemporanea di cui facciamo parte e di cui siamo in parte responsabili. Il giovane autore turco racconta al mondo la voglia di libertà di un Paese ancora in contraddizione tra cambiamento e ortodossia. A noi è piaciuto un sacco, assolutamente consigliato!