RECENSIONE| Il Django di Tarantino a fumetti edito da Bompiani

RECENSIONE| Il Django di Tarantino a fumetti edito da Bompiani

Grazie a Bompiani arriva in Italia il fumetto ispirato al film culto di Quentin Tarantino dedicato al mito dello spaghetti western italiano.
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Ci ritroviamo oggi tra le pagine del nostro Scrigno con una nuova foto-review. Oggi vi scriviamo del fumetto Django Unchained, un volume che molti fan di Tarantino attendevano da tempo ma che avevano perso le speranze di trovare edito in italiano, cosa che non è avvenuta grazie ad un’attenta Bompiani che ne ha affidato la traduzione ad Alessio Cristofori.


In molti ci avete chiesto di giudicare questo volume, ebbene possiamo dirvi, dopo un’attenta lettura, che si tratta di vero capolavoro. Per chi non avesse visto il film Django è uno schiavo e i fatti  partono cronologicamente  due anni prima dello scoppio della Guerra civile americana, tempo in cui i padroni possono trattare i loro schiavi come animali, togliergli qualsiasi diritto e venderli come merce. Un vita segnata, che per Django viene interrotta dall’incontro con il dottor King Schultz: all’apparenza un dentista, ma si guadagna da vivere come cacciatore di taglie. Di origine tedesca, oltre che uomo di grande cultura, Schultz ha bisogno di Django per catturare, vivi o morti, i fratelli Brittle, dal momento che è l’unico in grado di riconoscerli. Oltre alla taglia, Schultz promette allo schiavo che gli renderà la libertà. I due hanno successo, e una volta libero Django decide di rimanere con il nuovo “socio”: insieme vanno a caccia dei fuorilegge più ricercati del Sud. Più che le taglie, però, l’uomo vuole affinare le sue doti di cacciatore perché il suo vero scopo è uno solo: liberare Broomhilda, sua moglie, da cui è stato separato anni prima. La lunga ricerca di Django e Schultz conduce i due uomini da Calvin Candie, proprietario di “Candyland”, una delle più temute piantagioni del Sud. Celandosi dietro false identità, i due si aggirano nella casa del ricco possidente in cerca della donna, ma attirano i sospetti di Stephen, il fedele servo di casa Candie. Le loro mosse sono controllate e presto il loro piano gli si rivolterà contro. Se Django e Schultz vorranno scappare con Broomhilda dovranno decidere tra individualismo e solidarietà, tra il sacrificio e la sopravvivenza.
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Il volume si presenta brossurato e racchiuso in una copertina flessibile patinata/lucida (forse è questa l’unica nota dolente, sarebbe stata meglio una copertina rigida per conferire il giusto pregio alla pubblicazione) .
Le tavole sono ben fatte, con disegni realizzati da un team validissimo capitaato dal srbo Rajko Milošević in arte  R.M. Guéra. I disegni realizzati in china, sono riempiti da colori vividi a cui rende pienamente giustizia il supporto della carta lucida , per quanto concerne i dialoghi possiamo scrivervi con certezza che rispettano fedelmente la sceneggiatura originale di Tarantino, anzi, possiamo trovare anche qualche passaggio inedito rispetto al film perchè in quel contesto alcune parti della sceneggiatura erano state tagliate per rientrare nel minutaggio previsto.
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Insomma questo Django Unchained è volume che ci sentiamo di consigliare a tutti per l’assoluto fascino della storia, ma soprattutto ai fan di Tarantino o a chi, fosse solamente piaciuto il film in oggetto per godersi la storia nella sua integrità. Letteratura per gli occhi.
Voto 9

 

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.