Buon Lunedì a tutti i nostri lettori, questa che ci lasciamo alle spalle è stata una settimana convulsa che ha rivelato come in Italia la politica stia seguendo il cammino di un gambero Cambogiano. Il Bel paese è quasi al collasso in alcuni settori, nonostante le smentite di chi dall’alto dei palazzi romani ostenta sicurezza ed afferma con presunzione di aver fatto le scelte migliori. Quello che sta avvenendo in questi giorni nelle due piazze cardine della sfida ballottaggi è un esempio calzante di come la politica si sia trasformata in un fumetto d’autore in salsa tragicomica, una commedia plautina dalla doppia morale che crea riso solo ad un osservatore esterno alle vicende. Il teatrino politico Italiano , fatto di smacchi,sberleffi e dominato dall’inciucio, sembra essere al termine del suo ciclo, l’italiano non ne può più di ascoltare barzellette poco felici e lasciare il futuro dei propri figli, in una barca che ormai galleggia per inerzia. Da Moratti a Pisapia, da De Magistris a Lettieri eccovi presentata la commedia dell’arte, ne abbiamo di tutti i colori: La Borghese schizzinosa, il sinistroide che tutti credono ladro e mangiabambini ma che alla fine si rivelerà un agnellino, il giudice salvatore della patria e l’imprenditore cattivo colluso con la malavita. Sono solo quattro pezzi di un puzzle che potrebbe essere arricchito con migliaia di altre figure : un hobbit malefico, un giornalista compiacente ed famoso lenone. Una storia a cui solo noi possiamo dare un senso ed un fine come Popper ci insegna.
La morale di questo mio editoriale va ancora una volta agli italiani.
Per debellare tutto questo c’è bisogno di una cultura diffusa, una ribellione pacifica fatta nel quotidiano, una rivolta che non ha bisogno di cariche e coltelli ma di intelligenze che sappiano prendere in mano il paese e restituirlo al popolo che ha sete di democrazia
Raffaele Cecoro
