L’angolo del Caccia: Nucleare si, nucleare no.

L’angolo del Caccia: Nucleare si, nucleare no.

Inutile negarlo. Nell’immaginario collettivo il termine “Nucleare” è tristemente associato agli sventurati avvenimenti di Chernobyl dell’86, e al più recente disastro di Fukushima di cui ancora non è possibile conteggiare i danni effettivi (anche se, sinceramente, io associo il termine ad Homer Simpson!). A breve noi popolo italiano, saremo chiamati a dire la nostra sull’introduzione dell’energia nucleare nel bel paese mentre, proprio pochi giorni fa (ndr), Angela Merkel e compagni hanno ufficializzato l’addio al nucleare della Germania entro il 2022. Eppure le più grandi superpotenze economiche mondiali continuano a farne uso, e sono ben restie dal rinunciarvici. Ma perché? Perché c’è bisogno di sfruttare una fonte di energia non rinnovabile e così potenzialmente dannosa? Ho fatto qualche ricerca (non è vero, ma fa più figo dirlo!), e mi sono fatto un’idea ben precisa di cosa pensano i sostenitori e i contrari.

Il nucleare al giorno d’oggi rappresenta l’unica vera alternativa all’oro nero. Basandosi su una reazione di “fissione”, che consiste nella scissione di atomi pesanti (quali uranio e plutonio per citarne qualcuno) con conseguente perdita di massa convertita in pura energia (Einstein rules!), l’energia nucleare può di soddisfare l’intero fabbisogno energetico di una nazione, a costi vertiginosamente bassi ed eliminando totalmente le emissioni di anidride carbonica. Gli aspetti negativi li conoscete tutti, e per comodità li riassumeremo in una sola parola. Radiazioni. Inutile discutere sul problema dello smaltimento, della sicurezza e dei pesci con 4 occhi, sono cose che sappiamo tutti.

E quindi? Cosa votare al prossimo referendum? Nucleare si, nucleare no? O meglio, basandoci sui quesiti del referendum stesso: nucleare si e quindi nucleare no, oppure nucleare no e quindi nucleare si?

Al Popolo l’ardua sentenza…

Enrico Cacciapuoti

 





Pubblicato da Enrico_Cacciapuoti

Studia Biotecnlogie presso la Seconda Università di Napoli. Definito da molti come “Nerd”, ha una grande passione per gli albi a fumetti, per il cinema e le serie tv. Emblematica la sua somiglianza con un certo scrittore campano