RECENSIONE| Il mondo degli artisti nel Rinascimento fiorentino secondo Martin Wackernagel

RECENSIONE| Il mondo degli artisti nel Rinascimento fiorentino secondo Martin Wackernagel

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Scrigno – Scrittori in Orbita con questa nuova foto-recensione si addentra nel mondo della storia dell’arte e lo fa dalla porta principale, portando alla vostra attenzione un testo di assoluta scientificità storica, un’ accreditatissima e validissima base per riflettere sul mutare dei rapporti tra arte e società, studiando nel dettaglio uno dei periodi storici più fervidi per l’arte italiana: il rinascimento. Il mondo degli artisti nel Rinascimento fiorentino edito per la prima volta in Italia da Carocci Editore dopo oltre mezzo secolo dalla sua pubblicazione. Il saggio è frutto degli studi dello storico svizzero Martin Wackernagel, figlio di Rudolf Wackernagel. Nel 1920 ebbe la cattedra come professore ordinario presso l’ Università di Münster , di cui nel 1948 divenne emerito. E’ deceduto nel 1962.

Dopo doverosa parentesi sull’autore torniamo al saggio  concepito non come una mera storia degli artisti, ma soprattutto esaltatore dell’ambiente che li circondava, questo di Wackernagel è insomma un importante contributo, tendente a sostenere e ad esaltare i principi delle tradizionali meccaniche di committenza.  L’autore con il suo testo si propone di fornire un modello di mercato artistico, basato sull’attività delle botteghe e su un’ampia varietà di committenti, disposti ad acquisire manufatti di pregio. Wackernagel si era accorto dell’evidente distacco intercorso, nel suo tempo, tra artisti e pubblico, come anche della eccessiva e gratuita autonomia sovente manifestata nelle attività artistiche. Lo studioso non ebbe certo modo di cambiare il corso degli eventi, ma forse non immaginava lontanamente quale destino sarebbe toccato al mondo dell’arte durante l’intera seconda metà del Novecento.

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Pertanto possiamo affermare che il libro di Wackelnagel attraverso la descrizione minuziosa della”vegetazione artistica sviluppatasi in suolo fiorentino”,  vuole che l’arte torni ad essere un qualcosa di funzionale e finalizzante, la sua opera voleva essere una risposta “fortemente polemica nei confronti delle ideologie dell’isolamento e della gelida museificazione dei prodotti artistici, in favore di una loro ricontestualizzazione nei luoghi e negli spazi, oltre che nei tempi, cui essi erano stati destinati.”

Questo saggio ci sentiamo di consigliarlo a tutti gli appassionati di arte, storia ed economia. La sua lettura è tutt’altro che pesante, talvolta ci è sembrato di stare a leggere un romanzo, traduzione perfetta e scorrevole.

CONSIGLIATO!

 

 

 

 

 

 





Pubblicato da Raffaele Cecoro

Raffaele Cecoro ([email protected]) Casertano, laureato in giurisprudenza con una forte passione per la scrittura e per la letteratura. Da qualche mese ha cominciato la stesura del suo primo romanzo e nel tempo libero redige un blog letterario multitematico, il suo stile è un ibrido di humor e serietà.